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BookSprint Edizioni Blog

13 Set
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Intervista all'autore - Greta Nardiello

1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nata e cresciuta?
Mi chiamo Greta Nardiello, ho 21 anni, sono una giovane mamma di una bellissima bambina che si chiama Bianca.
Sono nata a Busto Arsizio, in provincia di Varese e sono cresciuta con i miei nonni materni in una delle provincie di Milano.
 
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Stando sul mio genere di scrittura consiglierei di leggere la collana di After ad un adolescente oppure "Oltre i limiti" di Katie McGarry, consigliato alla sottoscritta da un'amica davvero speciale per me.
 
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Diciamo che non sono totalmente d'accordo con l'avanzamento progressivo della tecnologia.
Si stanno perdendo molti dei valori che ci hanno infondato i nostri nonni, il rispetto, il contatto visivo, l'amore.
Siamo sempre e continuamente invasi da troppi muri virtuali che purtroppo ostacolano la nostra socialità ma è anche vero che più andremo avanti in questa vita più la tecnologia avanzerà con passi da gigante.
Le persone saranno sempre meno spronate a uscire dalla propria casa in quanto il digitale permetterà loro di avere tutto ciò che serve con un semplice click, è già possibile in questo momento ed è per questo motivo che l'eBook farà molto successo.
Invece che andare in libreria fisicamente si potrà acquistare e leggere comodamente dal proprio divano di casa.
 
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
La scrittura per me è un vero e proprio amore ponderato.
Coltivo questa mia passione da quando ho imparato a scrivere.
Ho iniziato con le poesie, poi la stesura di testi di alcune mie canzoni e successivamente con la scrittura di alcuni manoscritti del quale "Dal profondo del cuore" è stato il primo e l'unico che ho deciso di provare a pubblicare sino ad ora.
 
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Purtroppo nella mia vita ho vissuto molti avvenimenti dolorosi.
Questo libro in modo molto indiretto ne rappresenta alcuni come il rifiuto di sé stessi, il cambiamento radicale del proprio io, il rimanere incinta senza avere intorno il sostegno morale che si necessita in quel momento.
Sono in parte alcuni incentivi che mi hanno spinto a scrivere “Dal profondo del cuore”.
Esattamente come Tania D'Alise, la protagonista, avevo il bisogno di estirpare alcuni sentimenti e alcuni episodi di dolore.
 
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Alla persona che leggerà il mio libro vorrei comunicare che nulla a questo mondo è "programmato" purtroppo la vita è un'unica grande strada di incertezza. Non si può decidere per se stessi o per qualcun altro la via che dovrà intraprendere in futuro.
Bisognerebbe sempre ricordarsi che vivere significa andare su interminabili montagne russe.
Più la salita è lunga e lenta più ci si deve aspettare una discesa veloce e tortuosa e le curve sono sempre imprevedibili.
Questo per dire che la vita è un percorso lungo, si crede di raggiungere i propri obbiettivi ma all'improvviso succede qualcosa che ribalta per sempre quello per cui avevi vissuto sino ad ora o ti eri imposto di farlo.
 
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
La scrittura per me è da sempre stata la mia più grande passione. Amo scrivere, è ciò che mi rappresenta a pieno.
 
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
La nascita di nostra figlia è sicuramente il migliore episodio che io possa legare alla scrittura del mio libro.
 
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
No, questo libro per me da quando ho cominciato a scriverlo è da sempre rappresentato l'inizio e la fine. Mi sono subito detta "questo libro si concluderà".
 
10. Il suo autore del passato preferito?
Verga è sicuramente il mio autore del passato preferito, il suo modo umile di scrivere per le classi sociali meno agiate, la sua filosofa di pensiero in merito al progresso che ci sta "schiacciando" con le sue innovazioni. Condivido a pieno il modo che ha avuto di pensare e ciò che ha voluto divulgare.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Sicuramente l'audiolibro non è come leggere un libro.
Se prima ho sottolineato che a causa dell'ebook ci sarà un aumento di pigrizia ora con l'audiolibro ci sarà anche la concreta possibilità che si perda l'insegnamento della lettura. Povero chi in passato nella storia ha tanto combattuto per l'analfabetismo in un'Italia...
 

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Venerdì, 13 Settembre 2019 | di @BookSprint Edizioni

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