1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Nato in un piccolo paese della Presila, cresciuto a Cosenza, all'età di 18 anni mi sono trasferito a Roma, dove ho conseguito il titolo di Dottore in Scienze Politiche con indirizzo economico.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
“Il gabbiano Jonathan Livingston” di Richard Bach.
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Ritengo che l'attenzione necessaria alla lettura di un libro cartaceo non sia paragonabile a quella prestata all'ebook. A minore concentrazione equivale minore stimolo intellettuale e immagazzinamento di informazioni e insegnamenti. Risulta comunque innegabile la facilità di accesso al formato ebook in qualunque momento e luogo.
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Da sempre ho sparso appunti di economia, ma è solo grazie all'incitamento dei miei amici che ho deciso di pubblicare le mie considerazioni in materia.
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Il dovere di cittadino.
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Maggior responsabilità nella scelta dei governanti e una presa di coscienza da parte di ogni cittadino rispetto al ruolo che ciascuno svolge all'interno della società, così da assumere un atteggiamento attivo e non da vittima.
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Nessuna delle due.
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
No.
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Spesso.
10. Il suo autore del passato preferito?
Hermann Hesse.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Non sento di poter esprimere un'opinione al riguardo.