1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Necessità dello spirito, serenità dell'anima.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
70% della mia vita passata ed il 30% del presente. Una battaglia mai interrotta e che non vincerò mai.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Ho dato una risposta alle mie istanze interiori.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Il titolo è un sottile filo che a volte mi lega ed altre mi sfugge. È una risonanza, un retrogusto, un filo conduttore, oserei dire quasi segreto. Credo che è un titolo predestinato.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
La Bibbia, perché io non scrivo per gli altri ma per me stesso.
6. Ebook o cartaceo?
Entrambi, raccolgono giovani ed anziani.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Ho scritto quasi sempre, ma nell'ultimo decennio del 1900 ed il primo decennio del 2000 ho scritto molto ed anche cinque racconti. Il perché? Perché sono un Don Chisciotte.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
I miei racconti non nascono da un'idea, ma da quello che la mia mente ed il mio cuore mi dettano e che hanno assorbito durante i quotidiani della mia vita. Aneddoto? Sono, ripeto, un Don Chisciotte. Entro ed esco dai tunnel ed il biglietto lo pago sempre io.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Senza risultato non provo niente.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Nessuno.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso che sarà la lettura del futuro.