1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nata a Palermo, adesso vivo a Lomazzo (Como).
A 18 mesi ho preso la poliomielite agli arti inferiori, sono sempre stata nei collegi per essere curata dalla fondazione DON GNOCCHI. Non ho ricordi della mia infanzia, "qualche piccolo frammento", sono la quarta di 5 figli.
Papà non mi ha mai lasciata da sola, Lui veniva sempre, nonostante tutte le mie lacrime.
Mi sono rifugiata nella scrittura perché mi dava pace, quella pace che il mondo esterno non mi dava, per loro eravamo i "diversi".
Attraverso i miei scritti vorrei dare consapevolezza che il diverso non esiste.
Ci sarebbe molto altro da scrivere.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Mi dedico alla scrittura nelle ore del mattino, metto la musica, ecco scrivo, scrivo tutto ciò che è inerente alla mia vita.
Alle volte mi alzo di notte.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Paulo Coelho, mi aiuta nella riflessione dello spirito, anche dell'anima.
4. Perché è nata la sua opera?
Sai, quando si ha il Papà non abbiamo tempo di stare con lui.
Il mio Papà l'ho visto piangere, le sue lacrime erano più scroscianti delle mie, ma io non capivo.
Oggi il mio caro Papà non c'è più, non ho avuto tempo di dirgli quanto lo amassi.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Ho vissuto per circa 17 anni lontano dalla mia famiglia, crescevo nei vari collegi sempre del grande DON CARLO GNOCCHI, la vita sociale non la conoscevo, eravamo tante ragazze più o meno tutte con la poliomielite, quando sono uscita verso i 17 anni ho capito che non era la mia società.
Ho dovuto sempre dimostrare le mie capacità per non cadere nella compassione, pensate ho lavorato per le Forze Armate.
Ho sempre avuto al mio fianco il mio Papà.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Quale evasione, scrivo la realtà, scrivo il mio diario nel bene, nel male.
Ho sempre cercato di vivere una vita nella normalità, ne sono soddisfatta, mi sono sposata, ho due meravigliosi gioielli, TUTTO.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
TUTTO .
Ci sono tutte le mie lacrime, le mie gioie, la mia vita.
8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
Sì mia Figlia, mi regalò un piccolo diario con la scritta: se puoi sognarlo, puoi farlo.
Così mi sono buttata in questa impresa, anche per il mio Papà, Lui credeva in me.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Ad una mia vicina di nome ANGELA scomparsa prematuramente in questi giorni.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Non so io preferisco comprare il libro.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Ogni invenzione bene accetta, le frontiere vanno avanti, le scoperte sono la nostra salvezza.
Nessuno può togliere la bellezza di sfogliare un libro.