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BookSprint Edizioni Blog

27 Dic
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Intervista all'autore - Cono Adinolfi

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere per me è sapere che ti possono leggere in tanti, ma allo stesso tempo è un tentativo di instaurare una relazione uno a uno con il lettore, quindi non un comizio, ma una conversazione. Le emozioni che mi accompagnano ogni volta sono la timidezza e la tenerezza di chi sa che sta entrando nella sacralità dell'altro.
 
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Tutto il libro, non essendo un romanzo o un racconto, è stato scritto partendo dai miei dubbi, dalle mie necessità di capire, dalla mia esperienza, dal mio avere trovato.
 
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
É stato un cammino - ulteriore - di conoscenza di me stesso e un cammino di guarigione e conversione.
 
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Diciamo che avevo prima il titolo e qualche idea che gli girava intorno e poi lo Spirito Santo mi ha aiutato a mettere insieme gli argomenti.... (sperando di esserci riuscito).
 
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
“L'Arcipelago Gulag” di Aleksandr Solženicyn è un libro che desidero leggere da tanto, ma molto lungo e impegnativo che credo sull'isola deserta finalmente riuscirei a leggere.
Solženicyn a mio parere è un autore assolutamente da leggere per capire le follie a cui possono arrivare gli uomini.
 
6. Ebook o cartaceo?
L'ebook è il futuro ed è anche una manna per gli aspiranti autori, economico e pratico, ma vuoi mettere comprare un libro cartaceo e, prima ancora di leggerlo, avvicinarlo al naso e sfogliarlo per sentire l'odore...
 
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Certo se ho deciso di pubblicare vuol dire che ho preso la decisione di essere uno scrittore, ma molto umilmente devo dire che nelle mie intenzioni non c'è nessuna velleità a diventare o considerarmi un grande autore, ho una specializzazione in scienze religiose, un amore per il prossimo, ho delle idee, faccio delle ricerche e alla fine esce un prodotto che è uno dei tantissimi (come miriadi di altri autori) che circolano nel mondo dell'editoria. Ma se devo trovare un momento da indicare con il quando, è relativo al mio primo libro auto pubblicato o self publishing come si dice oggi, ho sviluppato la mia tesi di Laurea Magistrale in Scienze Religiose presso l'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma sulla dottrina sociale dal titolo “Giustizia: Amore e responsabilità”.
 
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Nasce in modo quasi naturale, nel senso che avevo un problema, un dubbio da risolvere, da dirimere, circa l'atteggiamento proposto da Papa Francesco e non solo, da lui in maniera diretta e "violenta" ma dal Magistero intero della Chiesa sempre. L'accoglienza, ma ancora prima di essa, la relazione con l'altro e quando ho un dubbio, mi metto in discussione, ascolto, faccio ricerche, chiedo il dono del discernimento allo Spirito Santo ed ecco qui.
 
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
É un misto di emozioni, quando lo inizio e poi lo sviluppo sembra che stia donando al mondo chissà quale pietra miliare.... poi lo rileggi e fortunatamente si scende con i piedi per terra e si capisce che si è uno dei tanti che cerca di dire la sua. C'è gioia alla fine ma anche gelosia, una volta finito cerco di trovare tutti i motivi per non renderlo pubblico (e probabilmente ce ne saranno).
 
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Sicuramente mia moglie Amalia. Io scrivo di getto ed è grazie a lei, alla sua attenta supervisione, che poi riusciamo a mettere insieme concetti di senso compiuto.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Non posso che essere d'accordo... anche se secondo me non è proprio la nuova frontiera sono cresciuto con la radio e da bambino sui canali radio della Rai negli anni ‘70 – ‘80 ascoltavo tutti gli sceneggiati, i gialli, i romanzi, letti dai grandi attori di allora...
 

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Giovedì, 27 Dicembre 2018 | di @BookSprint Edizioni

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