1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Vengo dall'Umbria e precisamente da Città della Pieve - Pg - la patria di Pietro Vannucci detto il Perugino - maestro di Raffaello. Io penso che essere poetessa o scrittrice non si decide di esserlo ma ci si nasce e per me il descrivere l'incedere della vita si è rivelata una necessità.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Il pomeriggio o la sera.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Dan Brown.
4. Perché è nata la sua opera?
Per poter descrivere l'incedere della vita e soprattutto di noi donne che di strada ne abbiamo fatta, ma ne abbiamo da compiere ancora moltissima.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Ha influito moltissimo poiché il mio amore e curiosità verso la letteratura ha avuto origine nelle scuole elementari grazie ad una maestra che mi regalò un primo libro.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Per me, un modo di raccontare il mio tempo e la mia realtà.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Moltissimo non per niente mi ritengo una testimone del mio tempo.
8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
Me stessa ed il mio bisogno di esprimermi.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Non si tratta di romanzo, ma di racconti - anche abbastanza brevi- poiché essendo una poetessa non amo dilungarmi nelle descrizioni, ma coglierne l'attimo. Io ritengo che la distinzione fra uno scrittore ed un poeta sia sostanziale poiché uno scrittore può divenire un politicante mentre un poeta saprà essere sempre e comunque un testimone del suo tempo.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Non ne sono convinta perché per me è troppo forte il richiamo della carta stampata anche se molto più ingombrante.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Io penso che questi nuovi mezzi, forse un giorno aiuteranno l'umanità a liberarsi dai loro burattinai poiché un libro, un foglio di carta ed una matita hanno più potere di una bomba atomica e questi nuovi processi saranno utilissimi in zone culturalmente impervie anche se in questo momento sono in mano di coloro che possiedono il potere.