1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nata e cresciuta?
Sono nata a Foligno ed ho vissuto in un piccolo paese in provincia di Perugia. Poi dopo la scomparsa di mio padre, la mia famiglia si è voluta riavvicinare alla città perugina dove c’erano più possibilità di studio e lavoro.
Sono cresciuta in una famiglia tranquilla, ma soprattutto semplice.
Ho amato la scrittura fin da piccola, inventavo fiabe e racconti fantastici principalmente. Col passare degli anni però ho abbandonato questa passione, lasciando che la vita scegliesse altre priorità per me. Tuttavia ho deciso di ritirare fuori questo mio hobby, scegliendo di dedicare del tempo a me stessa e piano piano è nato questo libro.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Gli adolescenti sono molto differenti tra di loro, non riuscirei a consigliare un vero e proprio libro.
Sicuramente consiglio di leggere, leggere il più possibile incominciando dai quotidiani. È importante informarsi e imparare cose nuove costantemente.
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Credo che il fascino del libro cartaceo sia insuperabile. La tecnologia fa passi avanti ed è giusto che sia così! Pensare che un domani le nuove generazioni potranno non sfogliare più un libro mi preoccupa un po’sinceramente, ma allo stesso tempo credo sia anche una questione di abitudine. Personalmente finché avrò possibilità di stringere tra le mani un libro, non ci rinuncerò.
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
È un amore ponderato, senza dubbio.
Un amore con la giusta misura che cresce piano piano. Almeno: questa è stata la mia esperienza.
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Nonostante io sia partita da racconti fantasy che è un genere completamente diverso, mi sono casualmente ritrovata ad immaginare scena per scena di ogni capitolo del libro. Posso affermare che è praticamente nato da solo.
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Un messaggio importante: non bisogna mai arrendersi al male, perché il bene e l’amore, soprattutto, vincono sempre!
Che bisogna inoltre credere in noi stessi e nelle nostre capacità.
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccola o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Tutti abbiamo uno o più sogni nel cassetto. Forse è con il crescere che ho capito che il mio fosse proprio la scrittura. Mi piace veramente, ho scritto fin da bambina e continuerò a farlo.
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
In realtà non c’è nulla di particolare se non la scrittura stessa. Mi dà pace e tranquillità e ricordarmi il momento in cui scrivevo questo libro nella mia scrivania mi fa sorridere: c’era mia madre con me. Diceva che le piacevano le mie storie e mi ha sempre incoraggiato a scrivere e ad andare avanti.
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
No, mai.
Ci ho sempre creduto, fin dall’inizio ed è stato questo che mi ha dato la forza per concluderlo.
10. Il suo autore del passato preferito?
Il mio autore preferito è, e sempre sarà, uno dei più bei e profondi poeti che sia mai esistito, Giacomo Leopardi.
L’ho amato fin da subito a scuola.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Vedremo in futuro cosa accadrà, non riesco a dare ancora un giudizio definitivo sull’audiolibro. Mi sembra però un’ottima iniziativa per le persone non vedenti.