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09 Ago
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Intervista all'autore - Giulia Giuffrida

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Quando scrivo mi sento libera. Mi fa stare bene. È come entrare in un mondo che molti non riescono a comprendere ma che alcuni apprezzano, e questa è la cosa più bella.
 
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Direi il 40% poiché ciò che mi succede quotidianamente è solo un’ispirazione per scrivere, ma non tutto ciò che scrivo mi accade realmente.
 
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Per me scrivere quest’opera è stato un’opportunità per credere di più nelle mie capacità (credevo di non essere molto portata a scrivere).
 
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
La scelta del titolo non è stata molto semplice, ero confusa tra “Il mio Inizio” e “Il mio Infinito”.
 
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
In un’ipotetica isola deserta porterei con me il libro “Bianca come il latte, rossa come il sangue” poiché è stato uno di quei pochi libri che non mi ha fatto pensare: “Continuerò a leggerlo più tardi”.
 
6. Ebook o cartaceo?
Assolutamente cartaceo.
 
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Ho deciso di intraprendere la carriera di scrittrice dopo aver creato una fanpage dove scrivevo alcune poesie e le persone mi facevano complimenti spingendomi a continuare questa mia passione.
 
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Non so bene com’è iniziata l’idea di questo libro, ho solo iniziato a scrivere ciò che la musica mi trasmetteva (ascolto la musica quando scrivo) e dopo un po’, con il supporto di alcune persone, ho deciso di farne una raccolta.
 
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Credo che vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro è la cosa più soddisfacente che possa succedere. È bello sapere che qualcuno legga il tuo libro e lo tenga custodito nella propria libreria personale.
 
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
La prima persona ad aver letto il mio libro è stata mia mamma.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Non amo particolarmente gli audiolibri.

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Giovedì, 09 Agosto 2018 | di @BookSprint Edizioni

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