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BookSprint Edizioni Blog

06 Ago
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Intervista all'autore - Silvana Privitera

1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nata a Palermo, ma posso ben dire di essere cresciuta in buona parte della Sicilia. La mia infanzia l'ho vissuta nella Sicilia occidentale, le mie vacanze e i miei svaghi in quella orientale, i miei percorsi formativi in quella centrale. Oggi mi sono fermata nell'affascinante capoluogo dell'isola, dove vivo con la mia famiglia e dove lavoro. Mi sento fiera, orgogliosa e anche fortunata di farne parte. Oserei dire che l'adoro!
 
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Trattandosi di un periodo di transizione problematica dallo stato infantile a quello dell'individuo adulto, consiglieri di leggere "Il Piccolo Principe " di Antoine de Saint-Exupery, anche se lo stesso sembri, invece, essere indirizzato ai più piccoli. Attraverso la lettura di questo libro si può scoprire il magico mondo dell'essenziale che molto spesso è invisibile agli occhi, il senso della vita, il significato di amore e di amicizia che nella maggior parte dei casi, durante questa fase, risultano essere valori dai toni un po' confusi.
 
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Non credo sia possibile sostituire il fascino che produce il libro cartaceo. Il suo magico richiamo si rileva in tutta la sua oggettiva interezza: dalla grafica di copertina, dallo sfogliare le pagine, dal porre l'accento sui passaggi più significativi e, poi, soprattutto il vederlo custodito insieme agli altri libri nella propria libreria. Mi chiedo, a questo punto, di come sarebbero tristi le librerie del futuro senza più libri!
 
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Mi tocca definirla un "amore ponderato". Senza rendermi conto, ho sempre dato spazio alla scrittura in tutte le occasioni e in tutte le sue forme, sia quella burocratese del lavoro sia quella personale quale intimo rifugio.
 
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Qualche anno fa, a seguito di uno studio accademico svolto da mia sorella, sono stata invitata a eseguire degli approfondimenti su vicende e avvenimenti remoti accaduti in seno alla famiglia d'origine. La ricerca ha portato alla luce alcune situazioni e fatti sconosciuti che mi hanno profondamente sorpresa, emozionata e colpita. Questa esperienza mi ha dato spunto per creare una storia d'amore, dove il passato ritorna combinandosi al presente e dove, solo quando se ne coscienza, induce l'essere umano anche a stupirsi.
 
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Il messaggio è piuttosto subliminale: la linea di demarcazione tra il nostro remoto passato e il presente è piuttosto sottile. Si potrebbe ben dire che "nulla capita per caso" e l'impatto emotivo che gli eventi producono su di noi, ci offre una visione diversa di noi stessi, una prospettiva più ampia sulla nostra esistenza e anche una comprensione più profonda degli altri o del mondo. Rimando, comunque, al lettore ogni libera personale interpretazione!
 
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Pur avendo inclinazione a scrivere sin da piccola, credo sia stata la maturità degli anni che mi ha incoraggiata a realizzare questo progetto.
 
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Ricordo con piacere di avere scritto le prime righe del romanzo di fronte a un paesaggio mozzafiato mentre stava sorgendo il sole sul mare. L'emozionante sensazione di quella mattina estiva è collegata proprio alla nascita di Corallo Rosso Poroso.
 
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Sì, qualche volta!
 
10. Il suo autore del passato preferito?
Ho iniziato a leggere libri durante l'adolescenza e il mio autore preferito è stato Luigi Natoli, in arte William Galt. I suoi romanzi mi incuriosivano tanto perché oltre a stuzzicare la fantasia attraverso la trama e la creazione di specifici personaggi, era abile a inserirli dentro la Storia, sempre con il ritmo incalzante dell'avventura, dell'investigazione e dell'inaspettato.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Ricordo che da piccola già esisteva l'audiolibro riguardo alle fiabe. Possedevo una raccolta di fiabe sonore, pubblicate dalla Fratelli Fabbri Editori che ascoltavo con vivo interesse. Oggi, l'audiolibro riveste un ruolo importante: oltre a permettere la lettura dei libri mentre si è occupati in altre attività, può essere anche un valido aiuto per molte persone affette da particolari disabilità visive o motorie. Direi un'ottima soluzione!

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