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BookSprint Edizioni Blog

19 Apr
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Intervista all'autore - Lucia Doria

1.Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?

Vengo da un piccolo paesino della provincia di Brindisi. Un matrimonio naufragato. La mia vita è stata abbastanza travagliata, ne ho dovute superare davvero tante. Resto comunque un animo ribelle. Mi definisco come un volatile a cui hanno rubato le ali, nonostante ciò, sono sempre rimasta me stessa, andando sempre controcorrente. Scrivo sin da piccolina essendo sempre stata molto sola, e mi ero creata un amico immaginario , a cui dettavo i miei pensieri.
Hanno provato a farmi smettere di scrivere, ma non ci sono mai riusciti.  Io sono mancina,  ma mi hanno costretta ad imparare a scrivere con la destra, perché per ignoranza popolare, il mancino era figlio del diavolo, perciò mi pungevano la mano sinistra con cui volevo scrivere, riducendola a un colabrodo, e mi bruciavano i fogli che scrivevo con la sinistra. Ma ottennero la mia promessa “non smetterò mai di scrivere” anche se le vicissitudini di vita, non mi hanno mia permesso di poter pubblicare nulla fino a questo momento.                                                                                              

2.Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?

Il momento in cui ho il picco dell’ispirazione sono dalle 4 di mattina, fino al sorgere del sole. Perché amo il silenzio e la connessione con l’universo. Ringraziandolo sempre per l’ispirazione che mi regala.

3.Il suo autore contemporaneo preferito?

I  miei autori contemporanei preferiti sono: Gian Enrico Carofoglio ed Andrea Camilleri.

4.Perché è nata la sua opera?

La mia opera nasce da un sogno che avevo nel cassetto, l’ho soltanto aperto e permesso di volare.

5.Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?

Ha influito molto.

6.Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?

Entrambe le cose.

7.Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?

Diciamo che una buona parte è un p0’ del mio vissuto.

8.C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?

Sì, ma preferirei tenerlo come una cosa strettamente personale.

9.A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?

Alla mia nipotina Sharon ed alla mia amica Giusy che mi ha aiutato nella stesura dei testi.



10.Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?

Sì, perché il progresso è inarrestabile, anche se il profumo della carta è impareggiabile.

11.Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?

L’audiolibro in realtà non è una cosa molto nuova, mi ricordo che esistevano le musicassette con le storie registrate sopra.  Ma un libro è per sempre.




 

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Giovedì, 19 Aprile 2018 | di @BookSprint Edizioni

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