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BookSprint Edizioni Blog

19 Mar
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Intervista all'autore - Annamaria Cidale

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere per me è sempre stato molto importante, esprimere con parole scritte i miei pensieri mi dà l'idea di qualche attimo della mia vita che non sarà mai dimenticato.

Le emozioni possono variare a seconda delle tematiche e delle sensazioni del momento. Scrivere una poesia d'amore provoca sentimenti molto diversi da quelli che si provano nella descrizione di un paesaggio.

 

2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
In questo libro tutto ruota intorno alla mia vita accanto a mio padre e quindi è reale ai massimi livelli, per esempio dove parlo di lacrime, non si tratta solo di parole, sono lacrime vere, scese in momenti di grande sconforto. Nulla è inventato e le metafore rispecchiano i miei reali stati d'animo comparsi nel passato e nel presente.


 

3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Per me aver scritto questo libro ha significato far ricordare a tutti un po' della grande persona che era mio padre, amante della poesia, e grande studioso dei grandi interrogativi della vita. Lui è riuscito a semplificare cose e argomentazioni, difficili da capire. Grande amante della matematica, moltiplicava i sui gesti d'affetto e aiutava le persone a risolvere i problemi esistenziali. Ho voluto fare un regalo a lui e a chi lo conosceva direttamente o indirettamente. Voglio perciò ricordarlo e non dimenticarlo mai.


 

4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Non è stato semplice scegliere il titolo, dato che mio padre era un credente e la sua vita è sempre stata in armonia con gli scritti sacri della bibbia, ma in un modo libero, gioioso e non di chiusura mentale, lui è stato un grande nel suo lavoro, ed era stimato da tutti per la sua grande personalità serietà e lealtà. Mi risultava riduttivo come figlia, intitolare il libro un uomo stupendo....


 

5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Sicuramente la Sacra bibbia, perché è un libro universale pieno di principi, linee guida, storia, scienza, scienza medica, profezie, consigli…gli scrittori sono una quarantina di tutti i ceti sociali, ed è un libro che non finisce mai di sorprendere.


 

6. Ebook o cartaceo?
Il cartaceo resta per tutta la vita, ma per le generazioni di oggi penso sia importante usufruire dei moderni metodi di comunicazione per essere sempre informati sulle nuove pubblicazioni e rendere interessante e accessibile la lettura in qualunque luogo ci si trovi, quindi viva gli Ebook per attirare tutti al mondo della lettura, ottima soluzione.

Comunque molti lettori scelgono di non distaccarsi del tutto dal romanticismo che nasce dalla lettura di un bel libro fatto di pagine da sfogliare.

 

7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Tanti anni fa, quando anni avevo 16 anni scrissi un romanzo che non pubblicai, ma poi scrivendo poesie, mi resi conto grazie ai commenti positivi dei miei amici che potevano piacere. Decisi così di partecipare a concorsi, pubblicai varie poesie e un libro intitolato "Tutto il mio mondo”. Ho intrapreso questo percorso perché mi piace far sapere agli altri i miei sentimenti e i miei pensieri.


 

8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
L'idea nasce in un momento brutto della mia vita, quando purtroppo succede qualcosa che pensavo non potesse mai capitare. Mio padre si ammala gravemente dopo una vita in perfetta salute, un fulmine a ciel sereno. Come ripeto, spero che questi miei scritti lo accompagnino nei ricordi di chi li leggerà.

Non posso parlare di un aneddoto, posso solo dire che un giorno mio padre, quando già non stava bene, mi recitò una poesia in lingua francese di Jacques Prevert. Non mi meravigliavo del fatto che me l'avesse recitata, me ne aveva recitate tante di altri grandi poeti…ma la cosa strana era che questa in francese non l'avevo mai sentita…mi emozionai.
Quante cose ancora mi avrebbe potuto insegnare.

 

9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Si prova una grande emozione, Sono pensieri che si materializzano, quasi come una composizione musicale che prende forma.


 

10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Mia sorella Alessandra perché mi ha sostenuta in questo nuovo percorso editoriale, ci ha creduto e pensa che io possa aver espresso dei pensieri comuni a tutti quelli che soffrono per la mancanza di un uomo stupendo…mia madre, la mia famiglia e gli amici.


 

11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Credo che sia di grande utilità, visti i grandi cambiamenti che si verificano velocemente nella nostra società, con l'audiolibro ognuno può avere la possibilità di ascoltare in qualsiasi momento libri romanzi poesie saggi in un modo diverso, accessibile e completo. Il futuro vedrà sicuramente altri grandi miglioramenti in grado di facilitare sempre di più l'avvicinamento alla cultura a 360 gradi.


 

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Lunedì, 19 Marzo 2018 | di @BookSprint Edizioni

1 COMMENTO

  • Link al commento Roberto zaia inviato da Roberto zaia

    Si avverte immediatamente la profondità e l'immediatezza dei pensieri e sentimenti che l'autrice voleva esprimere con i suoi scritti.

    Mercoledì, 28 Dicembre 2022 08:40

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