3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
La responsabilità che, eventuali apprezzamenti o critiche negative di tutto ciò che ho narrato, saranno solamente addebitate a me stesso.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Dovevo decidere dall'inizio tra due titoli e alla fine ho scelto "La ragazza dalla fragranza di rosa" perché l'altro, è già usato da un altro autore.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Un classico, "Il nome della rosa" di Umberto Eco. Perché è un libro che dopo averlo letto, lo si può rileggere per provare ad imparare a scrivere.
6. Ebook o cartaceo?
Cartaceo per sempre.
Lo metti sopra il tavolino del salotto ed è già bello da vedere poi, quando hai voglia, lo prendi, lo apri e leggi.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
La mia professione, durante il giorno, mi lascia molto tempo per pensare e la sera, anche quello per scrivere.
Così ho pensato di sfruttarlo al meglio.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Avevo già in mente l'inizio e la fine del libro, ma non avevo ancora trovato il nocciolo che legava tutto l'insieme.
Ci pensai intensamente qualche settimana e quando lo trovai, ero contento come un bimbo che scartava il suo regalo preferito.
Festeggiai da solo, bevendo un caffè in un Autogrill nei pressi di Arezzo e pensai: "è fatta, posso iniziare a scrivere il tutto".
Iniziai quella sera.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Si è sicuramente contenti, ma subito dopo, ci si chiede: "piacerà?"
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Un amico della vigilanza notturna che mi sembrava obbiettivo nel darmi la sua critica.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Spero che si continuerà a comprare libri cartacei.