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16 Gen
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Intervista all'autore - Patrizia Bellucci

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Per me scrivere è stato un isolamento da quello che mi circondava e dal mondo, un benessere e una metabolizzazione che ho rivissuto con più obiettività, è stato terapeutico e lo ripeterei felicemente.


 

2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
E' la mia medesima vita, che fa parte del mio vissuto, ed è il lavoro del mio essere mamma.


 

3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
E' stata una terapia in cui ho tirato fuori la mia anima quella nascosta agli altri e che proteggevo.


 


4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Quasi semplice, il primo titolo che ho scelto non era questo, ma non mi convinceva, mi sono confrontata con un'amica in cui sono arrivata alla scelta attuale.


 

5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Non ho un libro o uno scrittore particolare da portare con me, ma tanti, a me piace leggere e alternare gli scrittori e quello che mi trasmettono da arricchire la mia persona.


 

6. Ebook o cartaceo?
Io preferisco il cartaceo, mi piace toccare la carta fra le mani, ma non escludo l'Ebook.


 

7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
La parola "Scrittore" per me è ancora grande da raggiungere, ma ho vissuto un pezzo di vita che ho voluto condividere con la società che rappresenta.


 

8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
L'idea nasce come regalo dei 18 anni di mia figlia. L'aneddoto che è stato più legato riguarda il camminare quanto ha raggiunto qualche passo verso di me, è un sentimento indescrivibile che ho provato tra immensa gioia, attesa e stupore quasi da togliere il fiato.


 

9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Si provano più sentimenti che si completano tra loro: stupore, gioia, pianto, felicità e frenesia, tutto questo racchiude in una parola "meravigliosamente".


 

10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Ci sono state più persone alle quali mi sono rivolta che con me hanno vera amicizia e che conoscono il mio mondo interiore e competenze sulla realtà dei diversi.


 

11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Non ho idee precise su questo modo di comunicare che reputo una nuova frontiera di relazione con la società di oggi.

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