3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Per me scrivere questo libro è stato un significativo momento, nonché un'immensa speranza: l'utopia della pace tra gli uomini e le Nazioni può inverarsi nella storia con l'amore cristiano, con la creatività e spiritualità, imprescindibili per la conoscenza della Verità.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
La scelta del titolo del libro è stata semplice, avendo già trattato il tema della pace in altro libro: "Papa Francesco e la crisi Planetaria" (ARACNE EDITRICE, 2016).
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
In un'isola deserta, sempre immaginabile con la fantasia, rileggerei i Quattro Vangeli per ritrovare nuove conferme al grande valore della pace contro il rischio incombente di uno scontro tra tati Uniti e Corea del Nord.
6. E-book o cartaceo?
E-book ha un grande significato culturale, perché consente che tutti possano agevolmente leggere e acquisire nuove conoscenze.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Dal 1982 ho cominciato a scrivere su vari argomenti relativi alla giustizia penale, alla nostra più volte tradita Costituzione, alla politica e alla teologia.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
L'invasione dell'Iraq da parte di Bush, in violazione del diritto internazionale e dei più elementari criteri umanitari, mi ha fatto meditare e pensare: la follia dei cosiddetti "Grandi uomini" non conosce alcun limite. La parola guerra non dovrebbe essere più usata dall'umanità, apparentemente adulta, ma sostanzialmente alienata.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Veder pubblicato il proprio libro è una grande gioia, alimentata dalla speranza che possa essere letto da molte persone amanti della pace e della giustizia.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Mia moglie ha letto subito il mio libro che già conosceva nel suo contenuto essenziale, avendo sempre condiviso i valori e gli ideali che lo caratterizzano.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Il mio giudizio è molto positivo, perché ritengo che la conoscenza immediata e diretta è il presupposto indefettibile per un'autentica democrazia e per uno Stato di diritto al servizio dell'uomo.