3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Non riesco a fare un nome su tutti; come del resto mi rimane difficile stabilire quale sia il mio cibo o film preferito. Anche scegliere una canzone piuttosto che un'altra mi trova spiazzato. Comunque, negli ultimi anni ho apprezzato tantissimo "Io uccido" di Faletti. Forse anche perché i libri gialli sono i miei preferiti.
4. Perché è nata la sua opera?
Sono appassionato di enigmistica e gradisco molto generi come i tautogrammi. Così un giorno, per caso, osservando le lettere dell'alfabeto (non ricordo bene neanche il motivo), mi è venuta spontanea una frase di poche parole che iniziavano con A,B,C,D,E,F e ho pensato che sarebbe stato divertente riuscire ad arrivare alla Zeta: costruire dei corti racconti di ventuno parole.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Penso che il tipo di scuola superiore, liceo linguistico, dove mi sono diplomato, abbia influenzato molto il mio amore per la letteratura e comunque per le materie umanistiche.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Non credo che lo scrivere sia una sorta di stratagemma per sfuggire alla realtà: anche nei racconti fantascientifici o favolistico dobbiamo sempre confrontarci col quotidiano, con il concreto. Però la scrittura può farci sognare; il che aiuta nella vita.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Anche se il mio libro non è un romanzo e nei romanzi, si sa, spesso troviamo tracce autobiografiche dell'autore, qualcosa di personale emerge. Ricordi, stati d'animo, rimembranze scolastiche.
8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
Ho scritto questo libro segretamente e quindi persone esterne non hanno contribuito né materialmente, né emotivamente. Però mentre scrivevo ho sempre pensato - chissà cosa ne diranno i miei figli, i miei genitori, mia sorella.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
A nessuno, come dicevo.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’e-book?
Beh, sicuramente. La tecnologia sta facendo passi da gigante e l' e-book sarà sempre più presente. Anche se a me leggere un libro di carta, con la sua copertina ha sempre il suo fascino.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Al giorno d'oggi, dove l'andare di corsa è quasi d'obbligo, "sfogliare" un libro e fare altro è una bella innovazione. Per non parlare di chi non può effettivamente leggerlo un libro.