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BookSprint Edizioni Blog

27 Ott
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Intervista all'autore - Maria Saracino

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?

Sono nata a Torino, vissuta a Torino per quanto riguarda l'infanzia, gli studi, la carriera presso un'importante ditta metalmeccanica, svolgendo il lavoro di segretaria di direzione. Questo però non doveva essere il mio lavoro. Mi diplomai stilista di moda, vista la mia insita inclinazione al disegno, bozzetti e fantasia. Il mio lavoro, nello specifico doveva integrarsi nell'arte letteraria. Sino da piccola, sui banchi di scuola, e qui parlo delle scuole elementari, saltavo gli intervalli di colazione e merenda, per me era fondamentale scrivere, sempre e comunque ovunque fossi. In tutta la mia vita ho sempre scritto e continuo a farlo, novelle, poesie ne avrò oltre mille, alcune catalogate alcune no, essendo troppe. Sono ispirata sempre, per esempio "una semplice foglia che cade in autunno cullata dal vento, fino a raggiungere la madre terra per il suo "ultimo viaggio"". Scrivo tutti i giorni. Amo l'arte in tutte le sue forme. Scrivere è nel mio DNA, dipingo quadri ad olio, disegni a china, figurini di moda, mi diletto nelle sculture, il canto, e dulcis in fundo applico anche l'arte in cucina. Non ho deciso io di diventare scrittrice, lo ha deciso la vita, quella stessa vita che mi conduce, la gente che mi legge e mi sprona ad andare avanti in questo meraviglioso mondo letterario.



2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?

Non c’è un momento specifico. Dall’alba, al prosieguo della giornata, tramonto, sera, persino di notte, durante i sogni, direi sempre. La mia mente è paragonabile ad un vulcano in eruzione.



3. Il suo autore contemporaneo preferito?

Sergio Bambarén e Fabio Volo.



4. Perché è nata la sua opera?

Sono un’amante del mare, amo l’estate e tutto ciò che essa ci regala. Un giorno, ero nel mio studio e mentre stavo lavorando alla stesura di un mio nuovo libro, un romanzo, mi balenò in mente di cercare i miei album cartacei e cd per catalogare le mie poesie, un lavoro da certosino, sentivo fortemente le vibrazioni di questa ricerca, e mentre inserivo i dati nel pc, estraevo tutte le poesie che avevano come tema il mare, subito ebbi la visione del titolo “Estate, mare, sabbia e amore”. L’input fu subitaneo. Quel giorno stesso ci lavorai fino a notte fonda e pensai di realizzare un’opera dedicandola alla stagione dove tutti o quasi si rilassano al mare, con tutti gli ingredienti, gli amori che nascono nel contesto estivo, ecc….



5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?

Ha influito molto, ne sono stata sempre affascinata, in ogni ambiente che ho frequentato, nasceva sempre la mia poesia.



6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?

Direi che si equivalgono. Evadere o raccontare la realtà. Quando si scrive, non si scrive tanto per… nello specifico, non ci si siede dinnanzi a carta e penna o pc, guardando nel vuoto cercando un minimo di ispirazione. Io scrivo di primo acchito, suggerisce la mente, parla il cuore. La mia poesia nasce nella mente, è cerebrale e poi si descrive… A volte però la poesia assume i contorni del quotidiano, e potrebbe raccontare la realtà.



7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?

Scrivo la natura, la bellezza nel suo intrinseco valore. In questo mio libro, il mare è il filo conduttore, il “re” in un quadro dove tutti gli ingredienti si amalgamano in una cornice dove c’è anche l’amore che sublima la sua stagione. Fantasie e verità celate, per alcune poesie. I miei dipinti in connubio con le poesie.



8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?

No. Nessuno. Solo esplosioni dell'anima in amore, costantemente con la poesia e la fantasia.



9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?

Alla casa editrice.



10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’e-book?

Personalmente preferisco il cartaceo. Avere tra le mani un libro, sentirne l’odore della carta, un rituale che si ripete, ogni qualvolta si apre un nuovo libro, è magia pura, leggendolo provoca sensazioni olfattive in un “profumo” tutto da scoprire…non disdegno però il futuro dell’e-book.



11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?

Sono pienamente d’accordo.



 


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