4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Di certo la scrittura è cresciuta insieme a me, alla mia anima, alla mia mente. Fin da piccola avevo una fantasia abbastanza accesa che dimostravo soprattutto nei primi temi delle elementari e con il passare del tempo ho migliorato me stessa e di conseguenza le mie abilità nello scrivere. Tuttavia non definirei quello per la scrittura un "amore", piuttosto una meravigliosa e folle fuga dalla realtà.
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Tante emozioni, situazioni e periodi in cui avevo bisogno di staccare, di evadere da quella realtà che mi stava stretta e allora mi allontanavo e immaginavo quel mondo che mi permetteva di elaborare e accettare le sofferenze e gli ostacoli della mia vita.
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Penso che dal libro non si evinca con esattezza il messaggio che vorrei comunicare perché preferisco che il tutto rimanga velato. Voglio dire solo questo al lettore: “Ama, soffri, supera gli ostacoli e immagina, sogna, ma analizza razionalmente e non lasciarti mai abbattere e soprattutto non sopravvivere.”
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Credo di averne preso coscienza nel corso della mia crescita perché, anche se fin da piccola scrivo, non mi ero mai resa conto prima di questa mia capacità e non le avevo dato molto peso.
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
La maggior parte delle ispirazioni per scrivere le storie contenute in questo libro sono a parer mio curiose e affascinanti. Vi citerei quel giorno in cui vidi un gabbiano volare sopra la mia testa. Mi affascinò molto guardarlo fluttuare nell'aria libero e leggero. Quel gabbiano fu l'ispirazione per una delle mie poesie.
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Certo, moltissime volte in realtà forse perché non ero ancora pienamente cosciente delle mie doti e non pensavo di essere in grado di completare un'opera che si sarebbe poi trasformata in qualcosa di concreto.
10. Il suo autore del passato preferito?
Senza dubbio Edgar Allan Poe.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Non ne sono molto informata a dirla tutta, ma penso valga la stessa cosa come per l'e-book. Spero che a lungo andare la tecnologia favorisca la diffusione del sapere e anche di quelle opere che forse sono a molti sconosciute.