4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
La scrittura è la purificazione dell’anima è la guarigione dei sentimenti. Nel mio caso almeno non direi che è colpo di fulmine. Scrivo poesie da quando avevo otto anni...cambiando il genere che trattavo. All'inizio, la mia patria, la bellezza della natura e a quindici anni è arrivato amore, e non mi e ancora lasciato…
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
L'idea c'era…ma volevo farlo dopo aver scritto la seconda parte dal mio romanzo "Con il cuore in mano-amare senza tempo". Però per scherzo mi sono trovata in un blog mattiero su Radio Bruno, che è la nostra radio Emiliana più ascoltata...e di la è partito tutto: la raccolta più il audiolibro con la mia voce.
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Vivere...tutto, ogni emozione senza paura delle conseguenze, senza paura di soffrire. Vivere... senza nascondersi, senza pregiudizi. Amare... senza freni, senza aspettative... Accettare per non vivere nella rabia e con rancore…Le cose succedano, perché devano succedere.
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
È la mia vita.
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Sì... Quando Enrico Gualdi dalla Strana Copia su Radio Bruno in diretta mi ha suggerito di pubblicare la raccolta con le mie poesie, abbinata a un audiolibro registrato con la mia voce. Dal giorno dopo già stavo lavorando su questo progetto... e in poco tempo è diventato reale…
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
No, non esiste. Qualsiasi cosa che comincio so di poterla portare a termine.
10. Il suo autore del passato preferito?
A 11 anni già avevo letto tutti libri del Alexandre Diumas. Mi appassionavano le sue storie. Qualche anno più tardi “I miserabili” e “Il gobbo di Notre-Dame” di Victor Hogo. Ero una ragazzina vissuta in una famiglia dove ogni membro leggeva tanto, potevo avere tutti libri che volevo... prendendo li dal mio nonno, da mia madre o dal mio zio.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Fino all’anno scorso non sapevo praticamente niente dell’audiolibro... ma oggi, visto che ne ho fatto uno io sono completamente a favore di questa frontiera.