3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Scrivere quest'opera per me ha significato tanto: grazie a quest'ultima ho imparato più cose sul mio stesso conto, perché la scrittura mi ha dato modo di far uscire dalla mia mente cose che non avrei mai pensato potessero uscire.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
È stato semplice, ci è voluto poco, giusto il tempo di ascoltare una canzone.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Porterei con me "innamorata di un angelo" (la trilogia) di Federica Bosco, perché è stato il libro che mi ha fatto commuovere e provare più emozioni tra tutti quelli che ho letto.
6. E-book o cartaceo?
Cartaceo, ovvio.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Non l'ho esattamente deciso... è venuto da sé ed è stata la cosa migliore che mi sia mai capitata.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Nasce circa due anni fa... ero a casa della mia migliore amica e non sapevamo cosa fare, quindi siamo scese nel garage e ci siamo messe a sedere al tavolo di legno che c'era a quei tempi. Abbiamo cominciato a giocare a fare le maestre con sua sorella minore e da li è partita l'ispirazione. La cosa più bella è che è cominciato davvero per gioco!
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Io personalmente ho provato soddisfazione ed ho cominciato ad avere più autostima e più speranza, perché per la prima volta nei miei 16 anni di vita ho raggiunto un obiettivo. Il desiderio di far provare al mondo quello che ho provato io è cresciuto ancora di più.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
La mia migliore amica, Serena.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso che sia una cosa bella e che sia utile per tutti, anche per i bambini. Una delle migliori invenzioni.