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07 Apr
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Intervista all'autore - Jacques Sauvage

1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?

Ho vissuto la mia infanzia a Parigi nato lì il 24/07/46 a otto anni vivevo insieme ai pittori nell'”Ile de la cité” al centro di Parigi. A dieci ero l'unico minorenne che abitava da solo in un albergo del sedicesimo circondario tutto pagato da un figlio di papà che fruttava le mie dote artistiche. Poi mi sono ribellato quando ho scoperto che lui vendeva le mie tele a suo nome come autore del dipinto e mi sono ritrovato nei guai.



2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?

C'è ne sono tanti non so da dove iniziare comunque per rispondere devo prima tenere conto del cambiamento effettuato nella psiche d'un giovane di oggi in rapporto al nostro tempo. Tanto la fortuna citando un nome come Charles Dickens ma c'è ne tanti altri soltanto che questi racconti sono ancora attuali. A proposito consiglio non di leggere ma andare a vedere Dario Fò in “Francesco Giullare di Cristo”, ne vale la pena è un grande e presenta un capolavoro. Poi ai giovani che vogliono intraprendere la strada medica consiglio le memorie di Alexis Carrel un vero medico che sapeva capire anche chi non usava medicamenti ma arriva lo stesso al risultato.




3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ e-book?

È un peccato, perché è molto bello avere la propria biblioteca purtroppo gli appartamenti sono sempre più ristretti lo spazio sempre meno e quindi questo cambiamento è necessario, bisogna adeguarci ai tempi se non lo facciamo ora dovremo comunque arrivarci.



4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?

Per me è spontaneo penso e scrivo. In questa mia opera non ho avuto problema si è trattato di affilare la mia memoria del passato. Con la meditazione non ho riscontrato grosse difficoltà anche se dalla prima edizione che avevo scritto in dieci a un anno quasi che sono sulla seconde edizione questo fa la differenza.



5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?

Informare il pubblico che esiste un’ alternativa alla chimica e non solo con me ma anche con molti altri operatori olistici i quali possono fare molto per alleviare patologie. Per quanto riguarda me grazie al nuovo trattamento che ho chiamato “Rigenerazione Cellulare “vedo tutti giorni gente che mi ringrazia di esistere quindi ne deduco che sono contanti delle mie terapie.



6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?

Non dire mai al tuo cervello sono spacciato, perché lui ti ascolta e ti condanna da solo e se un medico te lo dice lui devi denunciarlo perché inculca nella tua psiche in modo invasivo. Se leggi il libro ti accorgerai di quello che sto dicendo.



7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?

Credo che sia nato con la penna in mano ma finché non ho imparato di nuovo la scrittura non sono stato capace di esprimermi con la grafica.



8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?

Credo che questa risposta sia nel libro. Ogni volta che ho riscontrato una vittoria sono stato felice; per me vorrei che tutti le persone smettessero di soffrire per anni senza garanzie per il futuro, purtroppo non decido io, nosono Dio ma un suo strumento.



9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?

No! È troppo importante per la gente che lo leggerà.



10. Il suo autore del passato preferito?

Umberto Eco.



11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?

Molto interessante, mi incuriosisce, è davvero un’ esperienza che mi piacerebbe provare.



Vorrei aggiungere un messaggio ai giovani: non dite mai anche se state attraversando un momento brutto non volete invecchiare, che questo mondo fa schifo perché il vostro cervello ascolta e anche se voi dimenticate un brutto momento lui non lo fa. E se vi è successo guardatevi allo specchio e dite citando il vostro nome: "Guardi che voglio vivere la mia vita per intera, non farmi scherzi, voglio vivere in salute." La vita è fatta di alti e bassi e purtroppo ci sono momenti un po’ difficile ma vale sempre la pena di essere vissuta.

 

 

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Lunedì, 30 Maggio 2016 | di @BookSprint Edizioni

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