4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Non ho mai avuto dubbi. Racchiude tutto quello che volevo raccontare. Nasce da un evento realmente accaduto.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Porterei con me il libro di Massimo Gramellini "Fai bei sogni". Un romanzo che mi ha smussato molteplici emozioni. "Preferiamo ignorarla, la verità. Per non soffrire. Per non guarire. Perché altrimenti diventeremmo quello che abbiamo paura di essere: completamente vivi". Trovo che non ci sia verità migliore di questa.
6. E-book o cartaceo?
Entrambi. Nessuno può sostituire l'altro.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Non ricordo di averlo scelto. Una serie di fortunati eventi mi hanno portato dove sono ora.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Nasce da una storia d'amore realmente esistita. Un bacio in una notte di agosto è il motivo per cui ho iniziato a scrivere.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Un misto di emozioni difficile da riportare. Felice, totalmente felice. Non ho mai avuto la presunzione di pensare che tutto questo potesse capitare a me.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
La prima persona che ha letto il mio libro è stata mia madre. Una grande emozione per me nel vederla commossa di qualcosa che avevo scritto io.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso sia un ottimo incentivo per tutte le persone che non hanno la possibilità di poter leggere un buon libro.