2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
In ogni poesia c'è parte di me, è ovvio. In questa raccolta in particolare, che è dedicata tutta all'amore c'è ancora di più. Sono poesie che parlano di amore in tutte le sue sfumature: verso un partner, un nipote, un figlio, la vita e l'universo intero. Per me questo sentimento è la guida portante ogni giorno. C'è l'amore vissuto, perduto, sognato. Tutto il mio universo femminile.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Nel momento che ho deciso di raccogliere tutte le poesie per farne questa silloge è come se avessi fatto un viaggio dentro di me.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Semplicissimo, nel momento stesso in cui ho deciso di preparare una nuova silloge ho avuto subito chiaro il titolo e di conseguenza la prima poesia da cui partire. Sono sempre più convinta che la vita sia un prestito e che ognuno di noi debba cercare di farne il migliore investimento possibile. Così come l’amore, un prestito della vita che bisogna capitalizzare, tanto per usare un termine economico, il più possibile.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Ho letto tantissimi libri nella mia vita, amato innumerevoli autori e altrettanti generi letterari. Oggi come oggi porterei la Bibbia, c'è la storia dell'umanità, che si creda o no. Un testo dove possiamo trovare la filosofia, la storia, il romanzo, declinato in tutte le sue forme narrative e l’amore. L’amore assoluto, puro, sensuale, filiale, fraterno. Tutti i sentimenti positivi e negativi del genere umano.
6. E-book o cartaceo?
Personalmente continuo a preferire il cartaceo; ho bisogno di poter sfogliare le pagine, mi piace sentire il loro fruscìo, inalarne l'odore, poterci appuntare dei pensieri e/o sottolineare con la matita dei passi. Mi piace allungare una mano e togliere dagli scaffali i libri e decidere di leggerli o rileggerli.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Non l'ho deciso, è successo naturalmente il giorno che ho scritto la mia prima poesia; avevo 13 anni.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
L'idea è nata questa estate, stimolata dall'incontro con una persona per me molto importante.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Anche questa una stupenda e profonda emozione.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
L'amica e scrittrice Grazie Scanavini che poi ha curato anche la prefazione.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Indubbiamente lo reputo un supporto importante, evidentemente legato ai nuovi sistemi di comunicazione che lo rendono facilmente fruibile. Da non trascurare poi come elemento che ha reso possibile la conoscenza di opere letterarie o divulgative a coloro che hanno deficit visivi.