Nata a Gela, in Sicilia, nel marzo del 1974, Vincenza D'Angeli ha vissuto per molti anni nell'isola natia, fermandosi, negli studi, al conseguimento del titolo di quinta elementare. Dentro di sé, però, ha sempre combattuto con forza e intraprendenza per guadagnarsi ciò che voleva, a volte anche sfruttando la bellezza che madre natura le ha donato. Ha lavorato così presso un atelier per cinque anni e ha partecipato a diversi concorsi di bellezza, ottenendo riconoscimenti e successi di tutto prestigio. Ora, con questo romanzo in cui la protagonista è Rosalia, prova ad emergere come scrittrice.
Rosalia è una giovane ragazza dolcemente attratta dalla figura di Gesù. Quando è sempre più convinta di dedicare la sua vita a Cristo, facendosi suora, ecco che conosce Sebastiano. I suoi occhi, i suoi capelli e soprattutto il suo odore sono per lei motivo di turbamento, ma anche di rinascita. In poco tempo, Rosalia conosce così l'amore, ma non quello fisico (Sebastiano ci tiene che arrivi "immacolata" al matrimonio), bensì quello completo tra un uomo e una donna.
I due si promettono amore eterno e in poco tempo organizzano il matrimonio, nonostante i continui tentativi di Anna, un amica di Sebastiano, di rubarle l'uomo. Quando tutto sembra però aver trovato la retta via, ecco che alcune malelingue si insinuano nella coppia e i genitori di Rosalia le impongono di far saltare il matrimonio. Per lei inizia un periodo difficile, fatto di giorni, mesi e anni di nulla, di vuoto, di sofferenza. Ma il destino, per Rosalia e Sebastiano, ha in serbo una sorpresa e dopo venti anni metterà lo zampino nel loro incontro a Busto Arstizio…