Un’appassionata e appassionante rassegna con funzioni pedagogiche è quella che Fabio Cicciò propone con il suo “Tutti per gioco Giochi per tutti”,il manuale edito da BookSprint Edizioni (288 pagine, disponibile anche in versione e-book) che offre una completa ed esaustiva trattazione sul tema del gioco.
Istruttore dei Centri di Avviamento allo Sport del Coni, insegnante di educazione motoria nelle scuole elementari, istruttore di minibasket e animatore socioculturale, Fabio Cicciò esprime in questo utilissimo testo la sua metodologia educativa per mezzo del gioco.
«Attraverso questo volume – spiega l’autore – ho voluto rappresentare l’importanza del gioco». Una importanza decisiva nella crescita dei bambini prima e dei ragazzi poi. Il libro è strutturato in tre parti. Nella prima viene sottolineata proprio la funzione educativa-formativa-pedagogica del gioco; nella seconda si rimanda al sistema ludico-educativo di Don Bosco; nella terza vengono descritti circa trecento giochi per tutte le occasioni: in casa, nel cortile, giochi di gruppo o giochi da fare anche quando si è soli. Tutto senza perdere mai di vista l’elemento pedagogico, con le funzioni di ciascun gioco, i principi didattici, gli aspetti cognitivi, sociali ed emotivi che contribuiscono ad una equilibrata crescita psico-fisica dei bambini/ragazzi. In appendice si passano in rassegna alcune semplici ma fondamentali tecniche di Primo Soccorso, un manuale nel manuale preziosissimo per intervenire nei casi di emergenza che possono sempre profilarsi mentre si gioca.
Un libro davvero completo, dunque, utile per gli stessi animatori ed educatori, come ben spiega lo stesso Cicciò invitando ad un nuovo stile di vita: «La cultura del risultato ad ogni costo, nella vita come nello sport, sta producendo modelli di riferimento esageratamente competitivi, esasperando troppo spesso i toni legati al confronto e all’antagonismo piuttosto che al gioco e alla sua natura, negando in tal modo ai bambini la possibilità di misurare le capacità ed abilità individuali confrontandole con quelle di altri». In questo manuale, il gioco torna ad essere non occasione di scontro/competizione, ma una sana pratica di crescita e di rispetto reciproco grazie alla quale il bambino/ragazzo può sviluppare «l’adattamento ad ogni situazione e la capacità di risolvere autonomamente e responsabilmente i problemi».