“Io sono Ipazia” è il titolo dell’opera scritta da Laura Viada: uno straordinario romanzo di cui è protagonista Ipazia, una donna vissuta ad Alessandria d’Egitto diversi secoli or sono.
Ipazia era la figlia del filosofo Teone; fu uccisa dal vescovo Cirillo, in quanto colpevole di essere “pagana…”. Il libro analizza, dunque, lo sviluppo del Cristianesimo, dai primi secoli in poi, descrivendo in particolar modo le meraviglie conservate all’interno della biblioteca di Alessandria, oltre ad esaminare in modo estremamente dettagliato “una carrellata di scienziate, fin troppo note…”, vissute in secoli più recenti. L’attenzione del lettore rimane costante e viva, coinvolgendolo oltretutto in ragionamenti sempre nuovi. L’autrice, del resto, si pone un obiettivo-principe: consigliare il lettore ad essere tollerante verso ogni credenza religiosa ma, invero, non solo. Un libro molto piacevole e, al tempo stesso, profondamente stimolante, suffragato da evidenze storiografiche.
Edito dalla Casa Editrice Booksprint Edizioni, il testo è acquistabile sia in formato cartaceo, sia in versione digitale.
Laura Viada è autrice dell’opera intitolata “Io sono Ipazia”. Da sempre l’autrice si è interessata di Storia. Tuttavia, nella sua opera, ha desiderato aggiungere ad eventi storici fin troppo documentati una vena artistica, ispirandosi ad una pittrice vissuta nel XVII secolo ed il cui lavoro non è stato apprezzato subito dalla critica, evidentemente incapace di coglierne l’originalità ma, prima ancora, l’eccezionale validità. L’opera rappresenta un evidente tributo ad una donna forte e potente che ha avuto la sfortuna di essere vissuta in un periodo in cui le donne non erano affatto valorizzate. Anzi!