“Quando i calciatori andavano in vespa… E non c’erano le veline” è il titolo dell’opera scritta da Cesare Spotti: un racconto di ispirazione autobiografica in cui l’autore confida il suo amore profondo per il calcio, a partire dagli anni ’50 fino a giungere ai nostri giorni.
Spotti analizza anni molto diversi dall’epoca attuale. Anni in cui i calciatori andavano in vespa e, con la vespa, si spostavano, finanche per allenarsi e giocare partite importanti. Anni in cui i calciatori compivano non pochi sacrifici per divenire tali e, dunque, lasciavano le famiglie e i loro affetti più cari per cimentarsi in uno sport che, invero, rappresentava il loro “amore”.
Il libro desta interesse per una disciplina che è già di per se gradita alla maggior parte degli italiani, compendo oltretutto un interessante excursus storico-geografico, non solo sul calcio bensì su rilevanti vicende italiane. Edito dalla Casa Editrice Booksprint Edizioni, il testo è acquistabile sia in formato cartaceo, sia in versione digitale.
Cesare Spotti conferma il suo amore per il calcio nell’opera intitolata “Quando i calciatori andavano in vespa…. E non c’erano le veline”. L’autore è nato a Marcaria (MN) nell’anno 1957. Si tratta di un ex insegnante di Scuola Primaria, oltre che giornalista-pubblicista per l’ODG Lombardia dal marzo del 1995. Ha collaborato con quotidiani locali quali “La Voce di Mantova”, “La Gazzetta di Mantova” ed “Il Giornale di Brescia”. Ha altresì collaborato con il settimanale sportivo cremonese “Sportfoglio” e con emittenti televisive locali come radiocronista ed opinionista televisivo. Ha già pubblicato “Mantova mister pareggio 1966-1977”, con la stessa casa editrice Booksprint Edizioni, nel luglio dell’anno 2021.