Un titolo che anticipa il tema principale trattato nell’Opera e in cui tutti potranno riconoscersi; una pandemia raccontata attraverso storie di vita comune in cui riconoscersi ed emozionarsi, storie dolorose ma, al contempo, di speranza. Edita dalla giovane casa Editrice BookSprint Edizioni, l’Opera dell’Autore Edmondo Cipolli dal titolo “Una pandemia che non guarda in faccia nessuno” è disponibile sia in formato cartaceo, sia in quello digitale.
Una serie di racconti di vita, gente comune, attività diverse. Ogni storia è accomunata da uno stesso finale: il protagonista, o un suo stretto familiare, viene contagiato dal Covid-19.
Una lettura scorrevole e interessante, quindi, quella di Edmondo Cipolli, che mette in scena storie di vita vera e legate a canoni di ordinaria quotidianità, ma che portano alla luce una riflessione su come l’epidemia da Coronavirus abbia sconvolto la vita delle persone. Un testo che diventa monito anche a seguire i consigli vaccinali al fine di arginare, nella speranza di sconfiggere, la malattia.
Nato a Correggio (RE) nel 1934, Edmondo Cipolli è laureato in scienze agrarie all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. L’attività lavorativa lo ha portato a risiedere in diverse città: Potenza, Mantova, Bari, Vicenza, Modena e Roma. Attualmente vive da qualche anno a Ladispoli, lasciando Roma per stare sul mare, anche se il richiamo più forte lo riceve dalle vette dolomitiche. Dirigente marketing della multinazionale francese Rhone Poulenc Agrochimie per l’Italia, dove ha lavorato per venticinque anni, ha avuto contatti con le più importanti società chimiche mondiali al fine di ottenere la distribuzione in esclusiva di molecole che potessero avere un interesse per l’agricoltura italiana, in ordine al diserbo e alla lotta contro i vari parassiti che infestano le coltivazioni erbacee ed arboree. Ha iniziato a scrivere romanzi dopo alcuni anni che era già in pensione, tanto da metterne insieme, in poco tempo, una decina. Scrivere per lui è diventata quasi una necessità di vita, alla quale dedica buona parte del suo tempo, con grande disappunto di Graziella, la moglie, che lo sopporta da oltre sessant’anni.