Un giovane ragazzo africano con il grande desiderio di portare nella sua terra e tra la sua gente le innovazioni che potranno essere di aiuto a tutti nel rispetto della natura e delle tradizioni. L’autrice Antoneya Marie Ngono con il suo “Batuba man beti” regala ai lettori una splendida storia capace di lasciare il segno nel profondo. Edita dalla BookSprint Edizioni, il testo è acquistabile anche in formato digitale.
Batuba è un bambino africano appartenente alla tribù Beti del villaggio di Biyen che vive la sua infanzia insieme ai suoi nonni fino al momento della partenza per proseguire gli studi universitari. Al suo rientro, quando noterà i grandi cambiamenti apportati nel suo villaggio, l’espressione di Batuba sarà un grido doloroso di rabbia e frustrazione verso tutti coloro che, in nome del “progresso”, non si sono fatti scrupoli nel distruggere ciò che lui aveva di più caro: la sua terra.
Il romanzo si dimostra essere, a tutti gli effetti, un romanzo di formazione. Un percorso di crescita fisica ed emotiva, psicologica e spirituale, che accompagna non solo il giovane protagonista ma anche il lettore. Nonostante la storia si svolga in un lontano villaggio dell’Africa, tutti vi si possono immedesimare, poiché tutti, in un modo o nell’altro, sono stati colpiti dai cambiamenti. Perché il mondo di Batuba è il mondo di tutti e, come lui, molti saranno spronati a proteggerlo.
Nata in Camerun il 23/12/1960, la Dr.ssa Antoneya Marie Ngono si è laureata in scienze naturali all’Università di Yaoundé in Camerun nel 1987. Nel 1993 è emigrata, con un visto per studio, in Italia dove si è iscritta alla facoltà di farmacia nell’Università di Padova. Da tempo è impegnata nelle opere di beneficenza per il suo Paese, in Camerun, e in particolare per il suo villaggio Nguinda-Akam dove ha provveduto al rifornimento di acqua potabile, alla ristrutturazione di aule scolastiche e al rifornimento di libri. Ha pubblicato il suo primo libro nel 2016, dal titolo “Cuore e speranza”, nel quale racconta come la solidarietà e l’amore tra i popoli possono far muovere anche le montagne.