Dagli inizi del Novecento ad oggi, attraverso tappe fondamentali che hanno contraddistinto la storia e i luoghi di una vita. Dalla Sardegna all’Europa, tra cultura, tradizioni, dinamiche economiche e sviluppo della società… Arriva in libreria “Vivere di speranze”, il nuovo libro di Enrico Asquer. Il volume, edito per i tipi della BookSprint Edizioni e disponibile nel classico formato della brochure cartacea, è in realtà una raccolta di racconti a carattere autobiografico, che permettono però al lettore di avere un quadro concreto e veritiero dell’Italia negli ultimi decenni.
Lo scrittore, infatti, ripercorrendo i principali episodi della propria esistenza, quelli che ne hanno segnato irrimediabilmente il cammino nel corso degli anni, ricostruisce anche la storia di Italia dall’inizio del ‘900 fino ai tempi moderni. Al centro dei racconti, infatti, vi è il territorio, che non è solo uno sfondo nel quale si svolge l’azione, ma è protagonista delle vicende e delle storie narrate. Non mancano comunque le riflessioni dell’autore, che, attraverso la propria esperienza di management, sottolinea l’importanza dell’analisi dei dati per comprendere e costruire realtà imprenditoriali di successo.
Ne emergono così 180 pagine davvero ben scritte e piacevoli da leggere, in cui valori forti come la lealtà, il coraggio, la passione per quello che si fa fanno capolino e sono fondanti per il percorso lavorativo ed esistenziale del protagonista. Sono questi, insieme alla conoscenza e all’esperienza, infatti, a permettere di poter dominare le varie situazioni a cui la vita ci sottopone, consentendo alla persona di riuscire a vivere appieno la propria storia e di avere anche successo dal punto di vista economico e sociale.
Nato a Cagliari nel 1942, Enrico Asquer vive tutt’oggi nel capoluogo sardo. Laureato in Economia e Commercio, e abilitato alla libera professione di dottore commercialista, ha ricoperto diversi incarichi lavorativi: da imprenditore agricolo a impiegato, da consulente d’impresa a revisore contabile, da apicultore e selvicoltore a manager della summer School Team Management, fino a diventare dirigente in un ente pubblico (dal 1992 al 2004). Titolare anche di una riserva di caccia, si è appassionato di cacca e pesca sportiva, che pratica nel tempo libero insieme alla navigazione, altro suo grande hobby.