Guardare al mondo e ai suoi fenomeni con occhio critico e spirito costruttivo, nel filone letterario e di studi tipico della filosofia polacca e della tradizione della scuola di “Lvov – Varsavia”, fondata da K. Twardowski. Arriva in libreria “Filosofia reale”, il nuovo saggio di Bogdan Tadzik. L’opera, edita per i tipi della BookSprint Edizioni e disponibile nel classico formato della brochure cartacea, è il frutto del lavoro di ricerca e analisi degli ultimi 25-30 anni dell’autore.
Uno dei concetti chiave della filosofia reale è il “Quantum Essere”, e la filosofia reale presenta la nuova idea di “fatto empirico” attraverso la divisione in tre tipi di fatti, cioè fatti scientifici, fatti etici e fatti estetici, secondo la divisione in “Bene”, “Bellezza” e “Verità”. L’autore estende poi questo concetto ai fatti sociologici, politici, legali e linguistici, spaziando su argomenti che vanno dalle espressioni artistiche dell’uomo, finanche ai concetti di yin e yang, sfociando in riflessioni riguardanti il significato della vita, della felicità e, in generale, della filosofia umana.
422 pagine ben scritte, dettagliate e strutturate, con un volume ampio che si divide in tredici parti: Cosmologia, Psicologia, Etica, Estetica, Homo Fides, Sociologia, Filosofia della Politica, Pedagogia, Teoria di Creazione, Filosofia dell’uomo, Metamathematics, Filosofia del linguaggio e Mistica. Per uno sguardo intrinseco e globale all’esistenza umana e a ciò che la circonda.
Nato il 31 ottobre del 1954 a Inowroclaw, Bogdan Tadzik è l’autore polacco di questo saggio illuminante, ma scritto in modo semplice e innovativo, in modo da rendere la filosofia alla portata di tutti. Laureato in Giurisprudenza e Amministrazione presso l’Università Nicolaus Copernicus di Toruń, ha lavorato prima come impiegato presso il municipio della sua città natale, per poi diventare insegnante nella scuola primaria e secondaria. Interessatosi alla filosofia nel 1968, dopo aver letto la biografia di Kant, ha studiato la filosofia classica tedesca di Kant, Hegel, Schelling, Fichte e Schopenhauer. “Filosofia reale” è la sua opera d’esordio.