Può esserci gioia più bella, pura e forte al mondo di avere un bambino? E se questo pargoletto non arrivasse dal parto naturale, ma con un’adozione? Cambierebbe qualcosa o per i futuri neogenitori l’emozione sarebbe la stessa? Arriva in libreria “Gioia al quadrato”, il nuovo racconto di Alessandro Cerato. L’opera, edita dalla BookSprint Edizioni e disponibile nel classico formato della brochure cartacea, ci porta dentro il mondo complicato e un po’ contorto delle adozioni, tra burocrazia e amore.
La trama. Ludovica e Francesco sono al loro quinto tentativo per avere un bambino. Quando anche quest’ultima prova fallisce, dopo un attimo di sconforto, decidono con coraggio di adottarne uno. Ma proprio quando i giochi sono fatti, e il loro desiderio sembra concretizzarsi, un sogno fatto da Ludovica rimette tutto in gioco. Un importante segreto da svelare, del suo passato, e di quello dei rispettivi genitori della coppia, rischia di compromettere l’intero percorso…
80 pagine molto interessanti e intriganti, che si dipanano in una narrazione attenta e interessata, nonché piacevole, che offre molteplici spunti di riflessione e anche di confronto con la società odierna e con le speranze di future neo-mamme e futuri neo-papà. Il finale, aperto, dà anche spazio ad un seguito, in maniera tale da scoprire nuove rivelazioni e sondare nuovi percorsi del passato dei protagonisti di questa storia.
Amante dei viaggi e della loro capacità di trasportare le persone non solo fisicamente, Alessandro Cerato è l’autore di “Gioia al quadrato”. Appassionato di scrittura sin dalla tenera età, dà il giusto peso alle parole. Per lui, infatti, le parole possono fare la differenza. Quelle giuste sono capaci di trasmettere emozioni, di far soffrire, e vanno pesate più di quanto non si faccia realmente. Anche perché, citando lo scrittore, “la parola è un’arma a doppio taglio, può rendere felici e rendere tristi, può rendere la tristezza ancora più triste, come può dare speranza e conforto”.