Un diario di viaggio? Riflessioni ed esperienze di vita vissuta? O un volo della memoria? Sarà il lettore a decidere il senso e il genere di "Il volo… e altri accidenti", il nuovo libro di Ilaria Beltrani. L'opera, edita dalla BookSprint Edizioni e disponibile nel classico formato della brochure cartacea, può in linea generale essere ricondotta all'ampio filone dei diari autobiografici, ma offre qualche spunto in più che arricchisce l'opera con storie, aneddoti e pensieri.
Il diario si compone di due sezioni: la prima, "Il volo", racconta della gita scolastica in Sicilia nell'aprile del 201; la seconda, "I giorni del giudizio", si sofferma invece sul viaggio di istruzione di quinta in quel di Vienna e Praga, in cui la professoressa Beltrani è stata accompagnatrice. Ne viene fuori un quadro romantico e un po' nostalgico del mestiere dell'insegnante oggi, tra la dedizione e l'amore necessari per svolgere il ruolo e l'inclusione, la pazienza e il coraggio fondamentali per essere "accettata" dal gruppo nei viaggi di formazione.
Le 142 pagine del diario sono ricche di situazioni e descrizioni divertenti, sostenute da uno stile impeccabile ed ironico, che fanno vivere al lettore ricordi più o meno lontani delle gite scolastiche. Il tutto intervallato da brevi digressioni ricche di lirismo, inserite per comunicare emozioni e far volare l'animo in terre lontane nel tempo, tra storie e miti anche antichissimi. Senza dimenticare che se la gita è, per i ragazzi, anche occasione di vacanza, di sicuro non lo è per l'insegnante-accompagnatore, per il quale è più "una spedizione militare disarmata in territorio nemico".
Insegnante di Lettere al Liceo Torricelli-Ballardini di Faenza, in provincia di Ravenna, Ilaria Beltrani si è laureata in Lettere Classiche all'Università di Bologna, per poi proseguire con gli studi di Archeologia e Conservazione dei Beni culturali presso la stessa Alma Mater. Appassionata di musica e canto, oltre che di letteratura e scrittura, vive a Solarolo con due figli adolescenti e un cane meticcio, a cui dedica principalmente la seconda parte delle sue giornate.