Nessuno potrà mai scordare il 9 marzo 2020, giorno in cui il governo, tramite la voce del premier Conte, annunciava l’Italia completamente zona rossa, obbligandoci ad una primavera di lockdown necessaria per poter respingere uno dei virus più pericolosi e discussi della storia. Ed è qui che nasce “Divano colore arancio – I giorni del lockdown”, il nuovo romanzo di Natalina Roberti. L’opera, edita dalla BookSprint Edizioni e disponibile nel classico formato della brochure cartacea, affronta proprio questo buio periodo della nostra storia recente, aggiungendo riflessioni e considerazioni personali che possono aprire a nuovi o già noti dibattiti.
L’autrice racconti i “suoi” giorni di chiusura, tra le quattro mura domestiche, tra pensieri e angosce, ansie e preoccupazioni che ognuno di noi in realtà può avere avuto durante quelle tristi settimane, isolati e con la mente alle terribili immagini e ai numeri trasmessi dai tg in televisione. Ma, nonostante ciò, l’Italia non ha perso la sua voglia di vivere, la sua forza di combattere per la libertà, e portavoce di questo sentire popolare si fa Natalina Roberti con questo suo romanzo.
80 pagine piene dunque di contemporaneità, di atti e fatti concreti, di idee non lasciate al caso ma sviluppate per comprendere appieno ciò che ci ha circondato e che purtroppo continua a girarci attorno in questo 2020 da tutti definito “nefasto”. Ma l’autrice non bada solo alla società e alle restrizioni, ampliando la sua sfera di indagine e confrontandosi anche con le scelte politiche e le considerazioni a più ampio respiro, anche globale, sulla pandemia, che purtroppo ha “imbavagliato” anche, limitando la sfera personale di tutti.
Di origini meridionale, Natalina Roberti ha insegnato prima al Sud e poi a Milano, dove risiede dal 1998, alle scuole superiori. Con i suoi scritti ha partecipato a diverse manifestazioni letterarie, vincendo diversi premi, tra cui il “Premio Cosenza ‘88” nella sezione artistico-letteraria. Inoltre l’Accademia Fernandea di Catania le ha riconosciuto un attestato di merito per la sua raccolta “Con amore senza fine”. Negli ultimi anni si è dedicata ad opere di narrativa, di cui “Divano colore arancio – I giorni del lockdown” è degno rappresentante.