Il mondo del management raccontato da chi lo vive da dentro. L’universo della gestione aziendale, da anni ormai agognato ed aspirato da studenti e professionisti alla ricerca di ruoli di responsabilità all’interno delle pubbliche amministrazioni o di grandi aziende multinazionali, sminuzzato e vissuto in prima persona. Arriva in libreria “Memorie di management” di Michele Monteforte. Il volume, edito dalla BookSprint Edizioni e disponibile nel classico formato della brochure cartacea, muove i primi passi dalle esperienze concrete di vita lavorativa dello scrittore.
Laureato in Economia Aziendale, agli inizi degli anni duemila, presso l’Università di Napoli “Federico II”, Michele Monteforte, grazie anche all’esperienze maturate nel corso di master formativi nel settore, ha iniziato sin da subito a lavorare come consulente aziendale di alta direzione, affiancando l’imprenditore o il management nella conduzione dell’organizzazione, assumendosene anche rischi e responsabilità. Dal 2011 compartecipa in un’azienda operante nel settore delle telecomunicazioni, occupando il ruolo di Ceo. La gestione aziendale è perciò il suo pane quotidiano e la vive in triplice veste: quella di imprenditore, quella di manager e quella di consulente.
Nelle 88 pagine del volume, la sua esperienza è messa al servizio della collettività e di chiunque voglia approcciare o anche solo conoscere i meccanismi che soggiacciono all’interno delle aziende. L’intento non è però quello di insegnare un mestiere o di creare un manuale di gestione. No. “Memorie di management” è il desiderio di riunire appunti presi quotidianamente qua e là nel corso della sua formazione professionale e del lavoro sul campo, dando così ordine e concretezza all’attività sin qui svolta. Un diario di viaggio nel management e nella gestione aziendale tout court, con qualche chicca che può rappresentare un consiglio utile nello svolgimento della professione.
“Memorie di management” è perciò, quindi, anche la sua opera prima, il suo debutto nel mondo della letteratura, di cui dimostra comunque di essere abile conoscitore, giostrando con le parole in un costrutto lineare, piacevole da leggere e interessante sia nei modi che nelle forme di scrittura, giungendo anche ad associare il mondo aziendale con la filosofia.