Una storia di alcolismo, una storia di violenze in famiglia, il racconto di un ragazzo costretto a crescere troppo in fretta, a non poter vivere la propria adolescenza per colpa di un padre forse irresponsabile, aggressivo e rabbioso. Arriva in libreria “Fin che il giorno schiara”, l’opera prima di Francesco Caturano. Il volume, edito dalla BookSprint Edizioni e disponibile nel classico formato della brochure cartacea, racconta la storia di Giuseppe e della sua giovane esistenza, tra i trasferimenti sociali e quello lavorativo, e il desiderio di conoscersi e perdonare.
La trama. La famiglia Esposito vive ad Afragola. Poco dopo la nascita di Giuseppe, Andrea, il padre, perde il lavoro e, depresso, si dà all’alcool, finendo col rendersi responsabile di violenze su moglie e figli, tra cui il tentato stupro della piccola Anna, che gli costa l’allontanamento dalla famiglia. Non sopportando, però, il distacco, rapisce Giuseppe, venendo perciò incarcerato per molti anni. Giuseppe cresce perciò tra la propria famiglia di origine – quel che ne rimane – e la casa famiglia, nel tentativo di trovare il proprio posto nel mondo. Ma sempre col desiderio di incontrare il padre che di fatto non ha mai davvero conosciuto…
Una storia forte, impegnativa, raccontata con crudo realismo dall’autore in 57 pagine (suddivise in tre capitoli) intense, emozionanti, toccanti, in cui i problemi di una famiglia diventano talmente gravi da esserne causa di rottura. Una storia triste, ma anche di rinascita e di perdono, da gustare tutta d’un fiato sin dalle prime battute, con un incipit magistrale dall’atmosfera verista, fino al lieto fine, grazie a tanto amore ed impegno profusi dal protagonista. In mezzo violenza familiare, tentativi di incesto, alcolismo, temi purtroppo, ormai, all’ordine del giorno.
Nato ad Acerra, in provincia di Napoli, il 23 luglio del 1996, Francesco Caturano ha vissuto nella vicina Afragola fino all’età di 11 anni, prima di essere “trasferito” dalla propria famiglia di origine in una casa famiglia fino al raggiungimento della maggiore età. A 18 anni decide infatti di rientrare nel proprio nucleo, cercando anche lavoro per crearsi un futuro. Tra le passioni, protagonista indiscussa è la scrittura e “Fin che il giorno schiara” è la sua prima fatica letteraria.