“Piccola scorribanda notturna (senza bottino) nella macchia cieca”: questo il titolo del libro di cui è autore Duilio Carpitella, un testo che racconta di strani sogni ma, invero, terrificanti incubi, documentati da selfie e messaggi, ancor più strani, inviati dallo stesso autore via WhatsApp ad amici e conoscenti. Edito dalla Casa Editrice BookSprint Edizioni, il testo è ora acquistabile nel doppio formato cartaceo / e-book.
Un curioso disturbo notturno si manifesta, nel protagonista di questa vicenda, con un’esistenza costantemente in bilico tra l’attività propriamente onirica e l’inconsapevole tendenza compulsiva all’effettuazione, nel sonno, di compiaciuti selfie, sempre associata all’irrefrenabile invio d’ermetici messaggi con lo smartphone. La narrazione descrive l’avvicendarsi di circostanze enigmatiche e percezioni deliranti durante la febbrile fuga verso una meta che a ogni passo appare più oscura, in un paesaggio che, seppur variegato, è talvolta frequentato da ambigue e sfuggenti presenze umane.
Messaggi e pensieri, quelli dell'autore, che ognuno potrà interpretare a suo modo ma, senza dubbio, accomunati da un unico pensiero, visto che non possono non ricordare il lungo viaggio della vita: un viaggio in cui, inevitabilmente, ognuno incontrerà momenti difficili e situazioni a dir poco ardue; difficoltà che lo accompagneranno per sempre, anche nei sogni, tramutati in veri e propri incubi.
Un libro che permette di riflettere su questioni che abbracciano chiunque: il mondo dei sogni che da sempre racchiude i desideri di tutti, quei sogni che solo apparentemente sembrano sconnessi dal mondo reale, ma che rimangono addosso fino alla fine. Da apprezzare, in particolar modo, il contenuto etico del testo: l’essere umano non può non incontrare momenti difficili nella vita. Tuttavia, non per questo ci si deve abbattere, ma anzi bisogna procedere coraggiosamente, senza mai arrendersi.
Nato a Trapani nel 1957, Duilio Carpitella nel 1974 si iscrive alla Facoltà di Architettura di Roma coltivando la pittura e una ricerca sui metodi di Equidecomposizione tra Figure Geometriche. Dopo la laurea, apre lo Studio IN–CHIOSTRO e si occupa di grafica ed illustrazione. Partecipa alla mostra collettiva “Escheriana” (Roma – 1987), in omaggio a Maurits Cornelis Escher. In quest’occasione, espone alcuni suoi studi di Equidecomposizione ed entra in contatto col Prof. Michele Emmer, divulgatore matematico di fama internazionale, che lo coinvolge nella mostra itinerante “L’OCCHIO DI HORUS – Itinerari nell’Immaginario Matematico” – (Bologna, Milano, Parma, Roma – 1989/90), organizzata dall’Istituto dell’Enciclopedia Italiana (Treccani), in cui Duilio espone alcuni dei suoi lavori.