Quando la potenza e la forza di una poesia si incontra con delle regole artistiche e tecniche ben fissate e rigide, si genera una raccolta poetica dal gusto anglosassone che prende il nome di limerick. Ed è proprio questo il campo su cui si è cimentato Raffaele Imparato nel suo "Sense-Nonsense – Limericks all'italiana", una raccolta di poesie in stile inglese edita dalla BookSprint Edizioni. L'opera, disponibile nel classico formato della brochure cartacea, segue i dettami letterari di questo filone nato in Inghilterra in tempi ignoti e costruito attraverso la scelta linguistica di piccoli componimenti con strofe che seguono lo schema "AABBA".
È dunque per palati raffinati, ma anche no, questa brillante silloge, che si arricchisce anche di un aspetto visivo ulteriore, che è quello delle illustrazioni, a firma di Stefano Gerardi, molto apprezzate perché confermano ulteriormente il testo già sapientemente esposto dall'autore. Raccolta, si diceva, particolare per lo schema metrico adottato, ma anche per il contenuto. Ogni poesia è infatti un "non-sense", che offre però una profonda e ampia riflessione sulla vita e sull'esistenza umana in generale.
Di fondo, nelle 80 pagine in cui si struttura il componimenti, ne vien fuori così una sorta d'insegnamento- consiglio che lo scrittore sottende all'opera stessa. Per quanto stramba possa sembrare la vita, con incontri lungo il cammino con individui stravaganti o luoghi bislacchi e strampalati, è importante infatti avere il coraggio di vivere, perseguendo, con coraggio, gli obiettivi prefissati. E ciò indipendentemente dal tipo di obiettivo che si è configurato, facile o difficile, o strambo anch'esso che sia.
Napoletano di nascita, Raffaele Imparato si è laureato in Scienze Economico-Marittime presso l'Istituto universitario Navale. Dopo 36 anni di attività lavorativa, di cui gli ultimi come dirigente in un Ente pubblico previdenziale italiano, è attualmente in pensione. Rotariano da oltre 15 anni, si impegna a servire l'umanità meno fortunata sfruttando il tempo libero a disposizione, ritagliandosi però sempre qualche momento per dedicarsi alla scrittura, in italiano e in dialetto napoletano, nella quale si prediletta da qualche decennio.