I problemi dell'Italia di oggi sono la conseguenza dei tanti misfatti che il popolo italiano ha subito nel corso della storia, a partire dall'odio, dalla gelosia e dalla vendetta di chi il popolo lo ha guidato, per finire alle scelte illogiche di una guerra al fianco della Germania hitleriana e del susseguente accordo di pace. Parte da queste premesse "Rescissione unilaterale del trattato di pace del 10 febbraio 1947 – Diktat", il nuovo saggio dell'avvocato Carlo Morganti. Edito dalla BookSprint Edizioni e disponibile nel classico formato della brochure cartacea, il volume entra nella storia studiando ed analizzando le cause (insite nel passato) dell'attuale infelice situazione del BelPaese.
160 pagine che riconoscono la poca adeguatezza di un sistema normativo difficile da mutare rispetto ad un contesto socio-politico ed economico che invece cambia in continuazione, a seconda dei vari eventi umani che si susseguono negli anni. E che fissano nel 25 luglio 1943, data della caduta del fascismo, l'inizio del declino dell'Italia. Da quel giorno, infatti, i momenti che seguirono hanno precipitato la nostra nazione nel baratro del presente.
In special modo, l'analisi dell'autore si sofferma sui fatti accaduti tra la caduta del fascismo fino alla firma del Trattato di Pace del 1947. Gli eventi vengono studiati da un punto di vista storico – giuridico, ponendo in luce alcuni dei tanti misteri che avvolgono le vicende di quei mesi e soprattutto l'effettiva legittimità giuridica di tali avvenimenti, in primis proprio il trattato, rivedendo così la storia e inquadrando in un'ottica diversa lo stesso ventennio fascista.
Nato a Spoleto, in Umbria, nell'ottobre del 1935, Carlo Morganti ha vissuto sulla propria pelle sia gli ultimi anni del fascismo, sia soprattutto ciò che è venuto dopo la firma del trattato di pace del 1947. Trasferitosi a Roma nel dopoguerra (1949), è divenuto Avvocato Patrocinante in Cassazione e nelle Supreme Giurisdizioni. Ora a riposo, ha grande rispetto della Patria, tanto da aver ricoperto anche cariche istituzionali in prestigiosi organi, come il Parlamento Mondiale per la Sicurezza e la Pace (organizzazione intergovernativa ora in quiescenza), e il ruolo di ambasciatore "at large". Attualmente è membro della presidenza onoraria del Movimento Sociale Fiamma Tricolore, incaricato del Dipartimento Affari Istituzionali e consultore e responsabile del settore giuridico del Senato del Regno, oltre ad essere relatore di proposte legislative e collaboratore di vari periodici che curano temi giuridici e politici.