Un'infanzia meravigliosa ma frastagliata, nella quale ad attimi di dolore profondo si mescolano lunghi momenti di gioia e felicità, l'adolescenza rivoluzionaria e l'incontro con gli altri. Arriva in libreria "Al di qua delle sbarre", il romanzo autobiografico di Salvatore Calimà. L'opera, edita dalla BookSprint Edizioni e disponibile nel classico formato della brochure cartacea, sonda la mente e i ricordi dell'autore, che si mischiano agli anni del boom economico e della trasformazione dell'Italia nello Stato che oggi è.
La trama. Nato a Firmo, in provincia di Cosenza (in Calabria) nel 1954, paesino nel quale tuttora risiede con la sua famiglia, Salvatore è l'ultimo di quattro fratelli. La sua infanzia, semplice, ma al contempo straordinaria, è già segnata da un incidente con… l'acqua bollente. Il giovane calabrese muove così i suoi primi passi tra gioie e dolori, tra volontà di conoscere e certezza di essere ancorato ai valori sacri e nobili della vita contadina, dettatigli dalla sua famiglia. Fino alla naja, periodo sì duro, ma certamente indimenticabile, nel quale entra di diritto nella vita che conta. Si susseguiranno avventure e incontri, che segneranno per sempre la sua esistenza…
47 pagine per un'autobiografia emozionante e vibrante, che si può descrivere facilmente come breve, ma intensa. Il volume affronta infatti diverse tematiche nella sua esiguità: la crescita di un giovane, la vita contadina, l'evoluzione dell'Italia, i valori di una famiglia di qualche decennio fa. In tutta l'opera si riscontra una vena nostalgica che non abbandona mai lo scrittore, che rivive, scrivendo, le esperienze vissute sulla propria pelle, che ne hanno plasmato il profilo umano.
"Al di qua delle sbarre" è perciò il racconto di una vita, che vuole non solo lasciare il segno con i propri congiunti, ma anche con tutti coloro che vorranno apprezzarne la storia. Una vita che è pronta ad insegnare che la semplicità non è brutta, non è cattiva, non è poco, ma è anzi un valore vero, reale, concreto, che soprattutto nella società moderna andrebbe riscoperto.