Il melo selvatico, gli amici d'infanzia, avventure e disavventure, la vita rupestre degli italiani dal 1920 al 1960; una storia vera, semplice ma speciale. L’autore Francesco Orlandi, nella sua opera, ripercorre i ricordi di una vita tra aneddoti e curiosità a cavallo tra le guerre mondiali. Disponibile sia nella tradizionale versione cartacea che nel moderno e-book, “Il melo selvatico” è pronto a conquistare il grande pubblico grazie alle cure della giovane Casa Editrice di Vito Pacelli, la BookSprint Edizioni.
Una storia ambientata nel basso lodigiano, raccontata con gli occhi di un bambino costretto a crescere in fretta per aiutare la propria famiglia ad andare avanti. Tra lavori, aneddoti e quel suo giocattolo preferito, un melo selvatico, amico di tante avventure e disavventure. La malattia del padre, a cui è dedicata l’opera, i sacrifici della madre per far vivere dignitosamente i propri figli, ma anche le gioie di una casa e di un lavoro veri dopo tante peripezie. Una storia come tante, semplice ma speciale, perché racchiude in sé i segreti di decenni di vita italiana, tra gli anni ‘20 e gli anni ‘60.
Una storia vera, quindi, quella di Francesco Orlandi, una storia davvero semplice, ma per questo speciale, proprio perché comune e simile a tante altre che l’Italia ha conosciuto in quegli anni. Le difficoltà di sopravvivere, ma anche l’unità familiare in un contesto di campagna, insieme alla paura per le guerre, la deportazione dei tedeschi e le marachelle dei bambini. Un’opera toccante, intelligente ed estremamente interessante, che evoca sia ricordi nelle persone più in là con gli anni, che nostalgia nei giovani di tempi andati che non torneranno più.