Un tragico passato che condiziona il presente. Una data che, misteriosamente, ripropone lutti e strane coincidenze. Un amore che non può maturare se non si libera di un turbolento e offuscato passato. Un incubo che ritorna attraverso i sensi di colpa. I diritti dei più deboli calpestati senza scrupoli. In "La ragazza che parlava con gli Angeli", il nuovo romanzo di Marisa Gei, Eleonora deve combattere con le ingiustizie della società per trovare pace nel suo presente e guardare con fiducia al suo futuro. Il romanzo, edito dalla BookSprint Edizioni, è disponibile nel classico formato della brossure cartacea.
La trama. Eleonora è una ragazza sensibile con un'infanzia segnata da un terribile trauma. Ad una festa conosce Lucio, che le fa scoprire l'amore e la passione. Potrebbe sembrare l'inizio di una nuova vita, ma per realizzare il loro sogno, la ragazza dovrà prima scavare nel suo passato e far emergere le ombre della sua vita, con l'aiuto di una psicoterapeuta e del suo nuovo lavoro di giornalista che combatte a favore dei diritti umani. E con il costante contatto con gli Angeli.
262 pagine intense, ricche di spunti di riflessioni e a metà tra il romanzo psicologico e quello di narrativa. La storia si sviluppa con un intreccio che alterna la narrazione in prima e terza persona e con molti dialoghi diretti, che amplificano il senso di realismo e concretezza del libro. Il linguaggio usato è facilmente comprensibile e calato nella realtà storica dell'ambientazione, cosicché il volume è adatto ad un vasto e ampio pubblico di lettori.
Nata nel 1949, Marisa Gei ha sin da subito dimostrato amore per la lettura, recandosi spesso in biblioteca sin dagli anni della scuola media. La sua innata curiosità l'ha portata così a scoprire mondi immaginari e fantastici dove di volta in volta si immedesimava nella protagonista, diventando l'eroina dei libri letti. A 13 anni ha perciò cominciato anche a scrivere, dapprima poesie, poi fiabe per bambini, senza però riuscire mai a pubblicarle. Il lavoro e la famiglia le hanno fatto accantonare il sogno di scrittrice per diversi anni, finché, giunta la pensione, con un figlio ormai grande, ha deciso di riaprire il cassetto dei suoi sogni. "La ragazza che parlava con gli Angeli" è quindi il suo primo romanzo, in cui forte è il grido di battaglia contro le ingiustizie e le violenze di ogni forma, in special modo quelle contro le donne e bambini, che rappresentano la fascia più debole della nostra società.