Da dove viene l'identità del cristiano? Quali sono le coordinate entro cui muoversi quando opera nella politica e nell'economia? Come può un buon cristiano, al centro di diverse controversie nell'epoca moderna, che ne rendono incerte le basi, affermare con fermezza la propria voce? A queste domande prova a rispondere Matteo Candido, che torna in libreria con "Il cristiano e il suo DNA". Il volume, edito dalla BookSprint Edizioni e disponibile nel formato classico del cartaceo, prova a fare luce sull'identità del cristiano nell'epoca della laicità e della secolarizzazione diffusa.
Un saggio di 58 pagine intenso ed interessante, che, scavando anche nei problemi della Chiesa di oggi, sia dal punto di vista spirituale che sociale, individua nella storia la base da cui partire per il rilancio della cristianità sulla terra. Partendo così dalla condizione di smarrimento e disagio in cui il cristiano si trova oggigiorno, con una fede in balia di concezioni laicistiche e profane, l'autore propone la necessità della Chiesa stessa di ripartire dal proprio DNA per proporre un modello meno incerto e più concreto e veritiero.
Nato in Carnia, Matteo Candido si è trasferito da giovane, dopo la Seconda Guerra Mondiale, nel pordenonese, dove ha ricoperto negli anni anche cariche di responsabilità all'interno dei movimenti cattolici e di volontariato della zona e internazionali. Laureatosi con il filosofo Augusto Del Noce, si è formato sui testi di spiritualità del certosino Francesco Pollien e dell'esegeta Heinrich Schlier. Seguace della teologia di Joseph Ratzinger, è autore di diversi libretti e opuscoli su personaggi che hanno fatto la storia della filosofia e della cristianità in Italia e nel mondo.
Con la BookSprint Edizioni ha infatti già pubblicato altre quattro opere: "Augusto Del Noce – Spina nella cultura", un saggio di 45 pagine sulla vita e sul pensiero del famoso filosofo nativo di Pistoia; "In filosofia con Del Noce", un opuscolo di 80 pagine col quale ha approfondito i temi trattati nel primo saggio dedicato al politologo italiano; "Cardinale Antonio Dei Conti Panciera di Zoppola (1350 – 1431)", un volume di 84 pagine dedicato ad uno degli uomini che hanno fatto la storia di Zoppola, sua attuale località di residenza, e del Friuli; e "Rendiconto", libro di 40 pagine che si suddivide in tre parti, nelle quali l'autore cerca di sintetizzare il suo pensiero sulla vita e sul suo significato.