Il saggio può definirsi una riflessione sul mistero della morte, dopo una vita di ricerca, tutto incentrato sul pensiero cristiano. Don Borghi attraversa l'intera vita dell'uomo, dalla sua libertà rispetto a Dio, passando per un'analisi sull'universo, sull'inferno, il purgatorio e il paradiso, arrivando fino ai temi della resurrezione di Gesù Cristo e le scottanti tematiche dell'Anticristo e dell'Apocalisse. 96 paragrafi che, con riferimenti biblici costanti quanto puntuali, provano a portare il lettore ad interrogarsi sull'esistenza umana e sul significato della vita.
Don Carlo Borghi, matematico, fisico, scrittore, filosofo, poeta, musicista, è stato a tutti gli effetti un uomo eclettico della Chiesa. La sua personalità variopinta e aperta, tanto che in molti lo hanno descritto come scienziato e sacerdote, lo ha reso collante tra il mondo laico e quello religioso, provando a ridurre lo strappo che la secolarizzazione del Novecento e del nuovo millennio ha creato tra l'uomo e la Chiesa stessa. Il suo stile schietto, semplice, volontariamente non pomposo e aulico, non solo in questo testo, ma nel corso della sua intera vita, lo ha consacrato come pastore di anime, dedito alla comunità. E con questi principi Lorenzo Calabrese e la moglie hanno portato alla luce le sue riflessioni dopo ben 32 anni di silenzio.