La trama. Sophia è una ragazzina vivace, allegra, simpatica. Ma quando si cresce in una casa dove la situazione è difficile si cambia, ci si indurisce. D’altronde a casa suo papà non è un papà come quelli delle sue amichette dolce e premuroso. Suo padre è un mostro. Picchia sua madre e i bambini lasciandoli spesso per terra, doloranti, con ossa rotte e il cuore infranto. Sophia cresce e cerca di sopravvivere. Si fa a stento e con tempo degli amici, si innamora, si diverte. Ma ha anche un mondo segreto, lo stesso nel quale si rifugia quando è troppo triste e troppo amareggiata, dove la sua famiglia è felice, sorride. Riuscirà a trovare quel barlume di felicità che insegue fin da quando era bambina?
“L’età dell’innocenza” è un libro che fa riflettere su quante bambine, ragazze, donne sperimentano ogni giorno una condizione di violenza in prima persona. Sui loro corpi e nel loro animo restano segni indelebili che si ripresentano nel tempo, nelle relazioni e nella vita quotidiana.
Un romanzo, quello di Adriana Bianco, classe 1987, che nasce con uno scopo nobile, quello offrire il punto di vista di chi subisce violenza infrangendo il muro d'omertà che rende possibile queste situazioni e dare nuova forza al senso di giustizia in una battaglia continua contro la prepotenza.