Il libro è la storia della vita dell’autore pugliese trapiantato in Piemonte che, dopo il matrimonio con la sua Antonietta e il lavoro come commerciale per un’azienda di informatica e hardware, viene a conoscenza di una piccola frazione della Val d'Aosta, Margnier, di cui si innamora a tal punto da iniziare la sua “impresa impossibile”, ovvero comprare, attraverso tantissimi atti notarili e sforzi economici, un’intera corte del paesino e ristrutturarla tutta per dare alla figlia e alla propria famiglia la possibilità di vivere in un posto naturale, storico, a contatto con animali, piante e fantasmi di un passato che pian piano scompare, ma resta indelebile nella mente e nella memoria degli abitanti .
Tommaso Lapenna vive tra san Benigno Canavese (TO) e Margnier di Chambave (AO) con sua moglie, due figli, quattro nipoti e circondato dalle pietre che hanno ispirato il suo racconto.
“Le pietre di Margnier” è un racconto toccante che attraverso testimonianze fotografiche mostra l’attaccamento ai valori, alla famiglia, al territorio, scritto per ridare dignità e lustro a un luogo abbandonato. Il libro è uno stimolo per tutti a credere con forza in se stessi e nei propri sogni perché, come dice Tommaso: “Sognare aiuta a vivere meglio e tante volte ci dà la forza di raggiungere gli obiettivi impossibili.”