Agatino Antonio Condorelli nasce a Catania nel 1949. Laureato in Economia all’Università di Catania è appassionato di letteratura americana e di poesia italiana a partire dagli anni sessanta, sin da quando inizia a frequentare l’Istituto Tecnico “De Felice di Catania” ed è proprio in questo periodo che nasce la sua passione per la poesia, mezzo, in età scolastica, per “corteggiare le ragazze”. In questi anni studia Charles Baudelaire, Bertolt Brecht, Leonardo Sciascia, Dante Alighieri e Antonio Gramsci. Si appassiona alla poesia americana, specie quella della generazione beat e legge fra gli altri Allen Ginsberg e Jack Keruak. Dalla letteratura italiana prende l’esempio di Cesare Pavesi, grande maestro e la cui opera “Il mestiere di vivere, diario di un uomo e di uno scrittore” è per l’autore uno dei massimi esempi di letteratura.
Le poesie di Agatino Condorelli parlano d’amore e di vita vera. L’amore che l’autore racconta può essere non corrisposto, arrabbiato con il mondo, sporco, vitale, carnale. Sicuramente è sempre personale: si mette in gioco senza paura delle parole, delle proprie parole. Le liriche oltre un’esistenza propria e artistica riescono anche a chiarificare i rapporti che chi scrive intraprende con gli altri e con il mondo in un continuo, scambievole gioco di parti che nell’ermetismo dei suoi versi si palesa con una potenza nuova e interessante. Questo è “Il giorno in cui la zanzara si mangiò il coccodrillo”, semplicemente una vita in poesia.