1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono napoletana, ma in me scorre anche il sangue dei sanniti, pratici, duri e determinati. La mia educazione è stata teatro di lotta tra mia madre, napoletana, e la zia molisana che viveva con noi. Mia madre, donna di grande cultura, intelligenza e apertura mentale, mi ha educato ai suoi valori e, nonostante la mia riluttanza, mia zia mi ha forzato ad apprendere i doveri di una buona padrona di casa, però non è mai riuscita a farmi ricamare. La mia educazione è stata, dunque, completa: mi sono laureata, ho insegnato nella scuola superiore con passione, competenza e innovazione metodologica, ho viaggiato, ho coltivato con cura la mia mente, ma ancora oggi non mi scompongo se ho trenta ospiti a cena. Ho sposato un ingegnere americano e ho parlato francese in classe, inglese a casa e italiano con i miei figli.
"Racconti sapientemente intrecciati in un andirivieni del tempo tra memoria e immaginazione". Non c'è definizione migliore, giunta da una lettrice, per definire il nuovo libro di Elvira Delmonaco Roll, "L'ombra della Morgia". Il volume, pubblicato dalla BookSprint Edizioni, la giovane casa editrice di Vito Pacelli, è disponibile sia nel classico formato cartaceo che in quello più innovativo digitale, ed è riconducile senza dubbio a quella stretta cerchia di romanzi storici che meritano davvero di essere letti, sia per quello che raccontano sia per come lo raccontano.