Nell'intervista, che ha avuto come splendida location la cittadina siciliana di Canicattì, l'autore (avvocato, poeta, scrittore, giornalista pubblicista e conduttore radiofonico) ricorda come il volume sia un «libro biografico che ripercorre le varie tappe del karate e spiega cosa significa. C'è una panoramica storica di quello che è il karate e della filosofia Kyushindo, molto buona in un'epoca di smarrimento dei valori reali.»
Il Kyushindo è, infatti, una disciplina orientale che, attraverso l'osservazione dei suoi principi fondamentali, ispirati al rispetto dell'altro e alla difesa dei più deboli, cerca di trasmettere alle arti marziali un insegnamento complessivo, che vada oltre la semplice sfera corporale e inglobi, alle qualità della materia, quelle dello spirito.
Ai microfoni di TRC, Lillo Massimiliano Musso elogia il lavoro, in Italia e nel Regno Unito, del maestro Giardina, che, spiega «ha portato il Kyushindo Karate in Italia», insistendo però sul fatto che i successi di quest'ultimo siano maggiormente riconosciuti all'estero che in Sicilia e nel nostro Paese, dove, si sa, siamo più bravi a elogiare e portare in trionfo gli stranieri che premiare e applaudire le nostre importanti personalità, riconoscendone i meriti. Per questo, l'intento del libro è proprio quello di «storicizzare un evento, per dettare le basi per l'affermazione del Kyushindo Karate e per specificare le peculiarità di quest'arte nella scuola K.I.A. Karate Giardina.»