«Cos’è questa lampada?», chiede Red Ronnie indicando la copertina de “Il sognatore”.
«È il sogno», risponde il nostro autore. Significa «realizzare quello che ognuno di noi porta dentro di sé. Sognare mantiene giovani. Ho conosciuto una ragazza molto giovane; poi l’ho rivista da donna, col suo nome scritto nel cuore. Questo ha fatto nascere in me il desiderio di fare una vita con lei».
È nato così, “Il sognatore”. Da un desiderio che non si può avverare nella vita reale, per rispetto e per questioni anagrafiche, ma che trova compimento sulla carta.
Antonino Sergi, pensionato con la passione per la scrittura, è attivo nel sociale. «Faccio parte dell’associazione socio-culturale, senza scopo di lucro, “Monsignor Ermenegildo Fusaro”. È un prete nato a Marcon e morto nel 2002, un santo padre protettore degli animali. Ha fatto tanto bene, e continua a farne anche da morto. Bisogna crederci, e io ci credo»
Lo scrittore è autore di un nuovo romanzo, che presto sarà sul catalogo BookSprint. Si intitola “Racconto dell’uomo senza età” e «si svolge sulle Isole Eolie. Ha per protagoniste due giovani ragazze».
Lo spirito che anima le opere di Sergi è la voglia di vivere e di rispettare la vita. «La vita è un bene che non riceviamo due volte, bisogna viverla intensamente, e rispettarla. La vita è bella, e io il bicchiere lo vedo sempre mezzo pieno, perché sono ottimista; se lo vedi mezzo vuoto, sei pessimista. Non cambia niente, ma vuol dire tanto per il modo di vivere». Da vero sognatore, Antonino conclude l’intervista invitando a sognare, spiegando che «I sogni non sono quelli che facciamo quando andiamo a dormire, ma sono quelli che non ti fanno dormire finché non li realizzi».