I tempi moderni ci portano a vivere un’esistenza sempre più frenetica e ci impediscono di apprezzare le cose semplici della vita. In questo senso la poesia di Giovanni Quattrini vuole riportare l’uomo alla sua unità e alla sua pace interiore. “Aliti di cielo e pozzanghere di desolazione” è un’ode all’amore e un invito alla speranza, che è capace di scuotere le anime intorpidite e di dare nuovo slancio alla vita. La raccolta pubblicata dalla casa editrice BookSprint Edizioni è godibile, sia nella versione cartacea, che in quella dell’e-book.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono un uomo di 50 anni, lavoro in azienda di servizi pubblici locali, sono laureato con massimo voti in Sociologia. Sono sposato da 29 anni con Isabella, e ho una figlia di 15 anni Elisa, viviamo in una casa in campagna sul parco del Conero in una natura meravigliosa, abbiamo anche un cane e un gatto. Non ho deciso di diventare scrittore, da sempre scrivo poesie…
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Non c'è un periodo definito, tuttavia la sera e il dormiveglia la mattina sono i momenti più proficui.